L'impegno delle ONG spagnole nella lotta ai problemi sociali: immigrazione, povertà, xenofobia

L’impatto sociale del settore non lucrativo potrebbe definirsi come il cambio netto che avviene nella società come risultato per la presenza di queste attività. Un cambio che può avvenire nella sfera politica come in quella culturale, nel rafforzamento della solidarietà sociale, nella democratizzazione della società come nel livello di educazione dei cittadini.

L’impatto è l’insieme di cambi che hanno effetti diretti e indiretti e indotti dal settore. Le organizzazioni del settore terziario sono funzionali per tutta la comunità, però è in dubbio il fatto che utilizzino sempre gli aiuti sia privati che pubblici che ricevono per raggiungere benefici positivi nelle rispettive comunità.

Questo settore in Spagna si caratterizza per l’orientamento maggioritario verso persone concrete, e il suo impatto è diretto più verso questo che all’attenzione sugli interessi,oggetti o valori. Il servizio personalizzato è preferito dalla maggioranza delle ONG (80%) rispetto a quello ideologico o sociale (20%).

L’impatto sociale è condizionato e diversificato dalla eterogeneità dei destinatari e dalle loro attività, però è affetto anche da un terzo attore che è la relazione con l’amministrazione pubblica e le pressioni del mercato. Questo settore non governativo che si proclama autonomo rispetto agli organi ufficiali dello Stato e alla dinamica competitiva del mercato, non può tuttavia prescindere ne dall’uno né dall’altro.

Per quanto riguarda la relazione con la pubblica amministrazione, bisogna dire che si riscontra un’eccessiva dipendenza economica delle ONG da questa e ciò dà origine ad un nepotismo economico amministrativo e a un vassallaggio ideologico e culturale che non facilita di certo l’autonomia e la capacità di gestione di queste organizzazioni.

La competenza per conseguire queste risorse finanziarie e umane crea una disputa con le altre ONG e introduce un clima di stress. Bisogna riconoscere che la maggioranza di queste nega l’esistenza di qualsiasi tipo di nepotismo o vassallaggio riducendolo a una situazione minoritaria di eccezioni. Con similare coincidenza viene negata la presenza di un clima stressante di competitività interorganizzativa per l’acquisizione di fondi.

La relazione finanziaria tra le ONG e la Pubblica Amministrazione è innegabile secondo le dichiarazioni degli stessi direttori che riconoscono due canali di finanziamento pubblico del settore: uno in forma di sovvenzioni e un altro in forma di contrattazioni e concerti.

Più dell’80% di queste riconosce di aver beneficiato di questo tipo di appoggio(concerto)economico,ugualmente il 95% delle associazioni ammette di aver ricevuto diversi tipi di sovvenzioni da un organismo di Stato. Dato l’importante livello di contribuzione amministrativa la minaccia di una cooptazione ideologica è reale,e con frequenza è diffusa come condotta abituale del settore.

Le organizzazioni più recenti hanno una maggiore capacità effettiva per elaborare i piani e offrire soluzioni efficaci. Le meno recenti puntano sull’empatia e sulla presenza sociale come le più recenti primeggiano nell’efficienza corporativa. Le organizzazioni di più recente fondazione sembrano avere due dimensioni in più: quella relazionata con l’efficienza nella pianificazione del futuro unita alla coscienza di ampliare il ruolo dello stato del benessere.