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La strage di Bologna - 2 agosto 1980

La testimonianza di Massimo Sparti

Massimo Sparti è un ladro e uno scassinatore romano di simpatie neonaziste non molto conosciuto nel mondo della destra ma è un grande amico di Cristiano Fioravanti, fratello minore di Valerio, con il quale ha compiuto alcune piccole rapine e probabilmente ha partecipato nell’omicidio del comunista Walter Rossi nel 1977 con il ruolo di autista della macchina dei due assassini Alessandro Alibrandi e lo stesso Cristiano. Il 9 aprile 1981 viene arrestato: nel giardino di casa gli trovano sepolte due pistole e due bombe a mano.
Due giorni dopo il suo ingresso in carcere già si pente e denuncia gli esecutori della strage del 2 agosto. La sua testimonianza, ribadita nel corso di ogni dibattito processuale e interrogatorio, accusa Fioravanti di «avere alluso alla sua responsabilità nella strage con un soddisfatto: “Hai visto che botto?” e di essersi travestito da turista tirolese per non dare nell’occhio. Era invece preoccupato per Francesca, vestita normalmente e sprovvista di documenti. Temeva che qualcuno l’avesse riconosciuta alla stazione: per questo, infatti, le aveva fatto tingere i capelli color melanzana subito dopo il massacro».
Durante il corso dei processi e degli interrogatori Sparti ha modo di ampliare il suo racconto con ulteriori precisazioni. A causa delle insistenti minacce di Fioravanti, Sparti si sarebbe affrettato a procurare un documento rivolgendosi ad un falsario di nome Mario Ginesi che, però, in sede processuale nega qualsiasi rapporto con il testimone romano. Sparti così è costretto a correggersi e dichiara di essersi confuso, il falsario era tale Fausto De Vecchi, un suo amico di Roma. Il documento per la Mambro a detta di Sparti sarebbe stato consegnato la mattina del 5 agosto, poiché egli la sera avrebbe dovuto raggiungere la famiglia a Trento per le vacanze estive, e proprio durante questo incontro Sparti avrebbe visto per la prima volta Francesca Mambro. L’8 gennaio 1990 in una nuova udienza il testimone chiave dell’accusa afferma come il famoso giorno dell’incontro assieme a lui a Roma ci fossero stati anche la moglie, i figli e la colf Luciana.
Il 9 aprile 1981 Massimo Sparti è arrestato, due giorni dopo inizia il suo pentimento e già il 3 marzo 1982 è dimesso dal carcere di Pisa perché i medici carcerari gli hanno diagnosticato un tumore al pancreas e pochi giorni di vita.
Queste sue testimonianze sono alla base dell’impianto accusatorio di Fioravanti e della Mambro, analizzandole nel dettaglio però si possono riscontrare numerose imprecisioni e contraddizioni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La strage di Bologna - 2 agosto 1980

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Dal Pont
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Alba Lazzaretto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 54

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