Haiti. Un uragano che persiste da due secoli

Se é vero che Haiti è sempre stata considerata una provincia degli Stati Uniti dagli stessi americani, è opportuno chiedersi e cercare di capire perché in molti momenti di necessità essi non sono intervenuti ad aiutare la loro protetta.
Questa domanda se la pongono molti haitiani, ma anche molti americani. Per meglio comprendere i rapporti diplomatici intercorsi tra i due paesi, è necessaria un’analisi approfondita dei vari momenti storici suddivisi in epoche di politiche estere adottate dai diversi presidenti americani, esaminando attentamente anche le reazioni politiche e sociali della Nazione Haitiana.
Sin dalla scoperta dell’isola di Hispaniola e dalla formazione di una delle più ricche e prospere colonie europee nelle Americhe, Haiti è diventata la regione caraibica più ambita da tutti i colonizzatori, grazie alla grande quantità di coltivazione di canna da zucchero. Con la suddivisione dell’isola nella Repubblica Dominicana e nella Repubblica di Haiti, quest’ultima divenne particolarmente allettante agli occhi degli americani. Tuttavia,l’inizio della rivolta degli schiavi fu vista in modo negativo, soprattutto dagli stati del Sud degli Stati Uniti. Un’infinità di schiavi di origine africana aveva rotto le proprie catene e combatteva contro i colonizzatori bianchi. Il terrore che un comportamento simile potesse diffondersi anche tra le piantagioni di cotone, spinse gli americani verso un atteggiamento di diffidenza nei confronti di Haiti, poiché gli schiavi rimanevano la risorsa economica più importante degli Stati del Sud.