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Accoglienza e ospitalità in Liguria: il caso della Provincia di Savona

Cultura dell’accoglienza

Come già ribadito occorre sviluppare un’opportuna cultura dell’accoglienza del territorio; strumento che consente di valorizzarla è la campagna di accoglienza, ovvero dal punto di vista qualitativo il turismo si sviluppa solo se la popolazione lo accetta e lo considera una risorsa importante. Per questo motivo, occorre sensibilizzare le famiglie, instaurare concorsi del tipo “il cittadino più accogliente del paese”, migliorare la paesaggistica della propria abitazione per meglio rendere un’immagine positiva della destinazione turistica e proporre delle migliori iniziative di accoglienza.
Il territorio è il vero prodotto turistico: esso si basa sul rapporto tra turisti e comunità residenti; questi ultimi, con le loro radici storiche e culturali, nell’ambito del proprio contesto ambientale, fanno in modo di far vivere ai visitatori un’esperienza memorabile. Quando tutto funziona il sistema risulta accogliente e ospitale. Un sistema che funziona non è costituito solo dai servizi direttamente utilizzati dal visitatore come la ricettività. Anche i servizi complementari fanno parte di tale sistema, essi sono inevitabilmente condizionati dall’economia locale, dal mercato del lavoro, dalle altre attività produttive presenti sul territorio, dalla società e dalla cultura delle comunità locali. Un sistema turistico che funziona, ossia che il cliente percepisce come accogliente e ospitale, presenta le seguenti caratteristiche:
- la capacità di attrazione che è alla base di un sistema turistico competitivo è data da un insieme di elementi naturali e d’identità e da componenti organizzate e predefinite;
- la disponibilità di strutture ricettive, e più in generale di una rete di strutture sul territorio, diversificate a seconda delle differenti esigenze dei clienti;
- la raggiungibilità, concetto non legato solo al fattore distanza, ma anche alla percezione di raggiungibilità da parte dei turisti;
- l’organizzazione, componente fondamentale di un sistema turistico la quale deve essere ben funzionante. Quindi occorre armonizzare tutti gli elementi dell’offerta in modo che risultino fruibili (aperture dei negozi, delle chiese e dei musei in orari compatibili con quelli dei turisti; città vivibili, pulite, sicure, servizi pubblici funzionanti come la corretta politica dei trasporti). Organizzazione è la capacità di saper orientare il turista.
Un’attenzione alla cura e ai bisogni del cliente, una ricerca continua di elementi di qualità, di modalità e di relazione sono alla base della cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità e costituiscono il valore aggiunto del prodotto turistico. E’ corretto parlare di qualità dell’accoglienza, di qualità dell’ospitalità, e, in generale di qualità del turismo, come una dimensione unica del solo e corretto approccio verso il cliente, ovvero quello teso alla sua soddisfazione. Bisogna fare riferimento a un sistema accogliente e ospitale, e stabilire quelli che sono i requisiti minimi che ne garantiscono la percezione di qualità da parte del turista.
Il concetto di cultura turistica s’intende come la disponibilità e la capacità all’accoglienza e all’ospitalità da parte dei soggetti che vivono il territorio come cittadini, operatori, residenti e dell’amministrazione che gestisce il territorio (viabilità e mobilità, politiche territoriali, pulizia e ambiente). Il concetto di cultura turistica è da estendere (laddove non ancora acquisito) a coloro che direttamente gestiscono l’offerta turistica e/o si relazionano con la clientela. La comprovata capacità del sistema si raggiunge quando ci si prefigge di non adagiarsi su segmenti di clientela acquisiti, ma si mira alla ricerca continua di nuovi stimoli e aggiornamenti delle proposte, e quindi è indispensabile ampliare la gamma delle opportunità e arricchire le offerte con servizi utili o piacevoli per il turista, in modo da rendere una destinazione più eccellente. Gli elementi su cui si può intervenire sono elementi strutturali, ad esempio la creazione di aree e percorsi dotati di idonea illuminazione nelle ore notturne e la presenza delle forze dell’ordine; elementi organizzativi come nel caso dei servizi di collegamento (sia privati che pubblici); elementi comunicativi, ad esempio un’informazione diffusa e puntuale delle strutture accessibili a persone diversamente abili. Poco accogliente e inospitale risulterà, quindi, la destinazione che non considera il fattore tempo tra i bisogni del visitatore.

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Accoglienza e ospitalità in Liguria: il caso della Provincia di Savona

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Informazioni tesi

  Autore: Stefania Aiello
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Gestione dei Servizi Turistici
  Relatore: Amedeo Amato
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 138

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