Cultura dei contesti e sviluppo delle relazioni strategiche tra imprese

L’impresa italiana è ancora, in gran parte, volutamente di tipo monoculturale, credendo di rispondere, in modo migliore, alle esigenze dello specifico settore e quindi di operare in modo economicamente efficace ed efficiente. Ma non vi è alcuno dubbio che il persistere di un atteggiamento monoculturale sia sempre più di maggior vincolo a una gestione economicamente valida per l’impresa, in particolare, per le piccole e medie imprese dove maggiormente si sente la presenza del monoculturalismo.
Una delle caratteristiche principali dell’impresa monoculturale è quella di disporre di un patrimonio di conoscenze in parte obsoleto, soggetto a perdite sia sul piano quantitativo che qualitativo, poiché, un’impresa ripiegata su stessa vive sempre con minore intensità gli impulsi provenienti dal mondo esterno, estraniandosi man mano da esso.
A questa obsolescenza crescente si accompagna un’acquisizione di informazioni e di conoscenze sempre minore perché diminuisce sempre più la capacità di percezione da parte dell’imprenditore, e a questa diminuzione di capacità di percezione in termini quantitativi si accompagna un’altrettanto intensa e crescente incapacità di selezionare il tipo di informazione, di leggere correttamente il dato e quindi interpretarlo, e il patrimonio di conoscenza col passare del tempo tende a decrescere anche in quantità.