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Fenomenologia della fiction religiosa

Dal Giubileo ad oggi: l’offerta di fiction

L'inedita visibilità della religione, apparsa con evidenza in occasione del grande Giubileo del 2000, non costituisce una semplice ri-cristianizzazione dell'etere e neppure è lo "specchio" di una società che ritorna al sacro, ma va interpretata entro il quadro offerto dal processo di de-secolarizzazione. L'accresciuta presenza religiosa nella televisione odierna appare come la riscoperta della religione in una società che si mantiene secolarizzata; la tv consente modalità inedite di diffusione e visibilità, che tuttavia appaiono distorsive rispetto al modello di religiosità proposto dalla Istituzione della Chiesa cattolica. Piuttosto le cosiddette cerchie sociali, per riprendere Schutz, creano e sostengono visioni religiose del mondo che possono predire il comportamento delle persone più accuratamente di quanto facciano le norme istituzionali -comprese quelle ecclesiali-.
La ricerca di Martelli su un “effetto Giubileo del 2000” afferma che il cosiddetto “effetto Giubileo” consista nell’aumento dell’esposizione alla tv da parte del pubblico, in seguito alla rappresentazione delle celebrazioni e degli eventi giubilari, all’interno delle quali è possibile inserire anche le fiction religiose. L’effetto Giubileo, quindi, può avere una valenza mediatica, tale da rinforzare l’orientamento religioso, una volta che questo sia accostato a dinamiche sociali e territoriali favorevoli.

A partire dal 2000, le fiction di maggior successo di ogni stagione si identificano quasi sistematicamente con il racconto della vita esemplare di un grande personaggio religioso, oggetto di devozione popolare e processi di canonizzazione, come nel caso di Padre Pio, Papa Giovanni, Karol, Madre Teresa, e altri.

Va detto anche che nel 2000 la fiction nazionale europea assottiglia la componente internazionale e diventa sempre più “domestica”. E in Italia nell’anno del Giubileo va in onda un volume ancora più consistente di fiction religiose. Ma l’accrescimento delle fiction è la risultante non solo dell’effetto Giubileo, ma pure degli altri fattori, di cui abbiamo detto in precedenza, che vanno oltre la congiuntura giubilare e rendono tale successo niente affatto effimero, perché radicato nelle preferenze del pubblico italiano.

Basti pensare che soltanto nella serata di lunedì 17 aprile 2000, il primo giorno della settimana Santa, vanno in onda contemporaneamente la prima puntata di Padre Pio su Canale Cinque mentre RaiUno replica la seconda puntata di Jesus, che erode non pochi ascoltatori a Mediaset: più di quattro milioni e mezzo, a fronte dei dieci milioni e settecentomila sintonizzati su Canale 5. Ma 5 mesi dopo la concorrente, il 12 e 13 novembre 2000, anche Raiuno dedica una fiction al Santo frate di Pietrelcina: Padre Pio. Tra cielo e terra. A conferma che l’offerta televisiva è condizionata e a sua volta genera tradizioni e gusti radicati nella cultura del pubblico italiano.

L’intenso racconto biografico interpretato da Michele Placido si conferma la fiction più popolare della stagione, con una media d’ascolto di oltre 13 milioni di spettatori.

Le prime dieci fiction più guardate nella stagione 2000-2001 forniscono indicazioni chiare su evidenti caratteri nazionali, innanzitutto sul sentimento religioso. Non è un caso che sia la fiction Rai che quella Mediaset su Padre Pio sono state classificate come i programmi dell’anno negli studi annuali dell’Ofi, per gli elevati dati d’ascolto.
La popolarità di Padre Pio cresce nel tempo. Il Santo (dal 2002) e Beato già dal 1999 è talmente amato in tutto il mondo che ogni iniziativa in suo onore riscuote sempre molto successo, come le videocassette allegate alla rivista “Famiglia Cristiana” e anche i calendari del 2002 che straripano nelle edicole, o addirittura la storia a fumetti di Padre Pio Beato.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Fenomenologia della fiction religiosa

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Informazioni tesi

  Autore: Roberta Mazzacane
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
  Relatore: Mihaela Gavrila
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 154

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