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Non è un film per bambini. Walt Disney nell'era dei new media

La persuasione occulta: il messaggio subliminale

Nel corso dei secoli i media hanno conosciuto un'evoluzione tecnologica notevole.
Così siamo passati dalla radio, dalla televisione e dal cinema, al web, che ingloba tutti i cosiddetti old media: YouTube ha in parte sostituito la televisione (è inutile attendere che MTV trasmetta un video se lo si trova subito in rete); le radio possono essere ascoltate in streaming e da ogni parte del mondo; alcuni siti dei canali televisivi consentono di guardare i programmi in differita. Oggi, grazie ai new media, godiamo di vantaggi notevoli, per la qualità e per lo spazio occupato: si pensi alle vecchie VHS e alle musicassette, oramai non più in commercio, sostituite dai DVD e dai CD, che offrono sia una qualità audio e video superiore sia una navigazione più agevole.
Eppure ai media, in passato, è stata attribuita una valenza negativa. Nella fattispecie la teoria dell'ago ipodermico, elaborata negli Stati Uniti tra le due guerre, vedeva i media in grado di iniettarsi sotto la pelle del consumatore, come se fossero una siringa. A confermare questa teoria si credette che la trasmissione radiofonica di Orson Welles, La guerra dei mondi, del 1938, che annunciava un'invasione aliena, fosse stata determinante per la fuga e per l’agitazione degli americani. In realtà negli Stati Uniti si respirava un clima già abbastanza teso: la trasmissione non aveva fatto altro che alimentare il nervosismo dovuto all'imminente guerra.
Negli anni Cinquanta i Cultural Studies introducono una nuova visione del pubblico, che non è più soggetto passivo ma è in grado di codificare e di decodificare il messaggio, ovvero di interpretarlo. L'interpretazione può essere conforme, vale a dire coincidente con le aspettative che il mittente attribuisce al messaggio; negoziale se il ricevente dà un significato aggiuntivo al messaggio; e oppositiva se l'interpretazione del ricevente è del tutto opposta a quella del mittente.
La Scuola di Toronto studia i media come ambiente ecologico umano attraverso un approccio interdisciplinare. A questa scuola appartiene Marshall McLuhan, che ha evidenziato l'inganno del contenuto mediatico: così il medium è il messaggio stesso, poiché "controlla e plasma le proporzioni e la forma dell’associazione e dell'azione umana. I contenuti, invece, cioè le utilizzazioni, di questi media possono essere diversi, ma non hanno alcuna influenza sulle forme dell’associazione umana".
McLuhan non è d'accordo con chi ritiene che i media diventino pericolosi in virtù dell’uso che se ne fa. Questo perché il contenuto di un medium è come un pezzo di carne che il ladro usa per distrarre il cane da guardia. Insomma, "l’effetto del medium è rafforzato e intensificato dal fatto di attribuirgli come «contenuto» un altro medium […]. L’analisi di un «contenuto» non serve a chi voglia scoprire la magia di questi
media o la loro carica subliminale". Con "carica subliminale" McLuhan si riferisce al potere nascosto dei media, ovvero alla capacità di creare torpore "nell’individuo e nella società".

Questo brano è tratto dalla tesi:

Non è un film per bambini. Walt Disney nell'era dei new media

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Informazioni tesi

  Autore: Fabrizio Rigante
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Informazione e Sistemi Editoriali
  Relatore: Claudia Attimonelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 128

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