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Analisi delle soluzioni applicative a supporto dei processi CRM per una azienda del settore Media

Il contesto del mercato video in Italia

Il 2009 è stato caratterizzato dalla più importante crisi economica degli ultimi sessanta anni che ha colpito duramente i consumatori italiani. La caduta della spesa per consumi ha portato delle novità nei comportamenti delle famiglie italiane. In particolare nel 2009 si è verificato un deciso calo della spesa in comunicazioni, sia hardware sia servizi, spesa che dal 1993 al 2008 aveva vissuto un periodo di crescita ininterrotta.

Unica eccezione, in controtendenza, l’hardware televisivo (televisori e ricevitori per il digitale terrestre) che, spinto dal processo di switch-off10 programmato, ha registrato un aumento dei ricavi sull’anno precedente. Negli ultimi anni i consumatori italiani sono diventati consapevoli della possibilità di interagire attraverso una molteplicità di tecnologie e di accedere a servizi e contenuti attraverso le piattaforme digitali.

Le connessioni ad Internet in banda larga da casa su rete fissa sono ormai diffuse e inoltre, un forte fattore di sviluppo alla penetrazione di Internet è venuto negli ultimi due anni dalla diffusione del mobile broadband: il 2008 è stato l’anno del boom delle chiavette per l’accesso a internet in mobilità, mentre il 2009 è stato caratterizzato dal fenomeno degli smartphone con accesso ad Internet.

La moltiplicazione di questi strumenti rappresenta un importante contributo alla diffusione dei servizi e contenuti su internet anche in quelle aree del Paese in cui al momento non vi è una copertura adeguata dell’infrastruttura fissa in banda larga. Internet, dalla postazione fissa (PC) o mobile (smartphone, chiavette, ecc.) si sta ritagliando uno spazio sempre maggiore grazie ad una crescente disponibilità di servizi e contenuti digitali. Tuttavia in questo contesto la radio e la televisione rappresentano ancora le piattaforme principali su cui si basa la “dieta mediatica” quotidiana degli italiani. [Confindustria SI - 2010]

Allo stato attuale la diffusione della TV digitale in Italia è il risultato di tre evoluzioni indipendenti e che solo in parte si sovrappongono:

· Il processo di transizione al digitale terrestre del sistema televisivo italiano che proseguirà secondo il calendario degli switch-off regionali. Il 2009 è stato un anno di crescita che ha visto passare al digitale quasi il 30% delle famiglie (Valle D’Aosta, Piemonte Orientale, Trentino Alto Adige, Lazio e Campania).

L’Italia, se si esclude la Spagna che ha completato lo switch-off definitivo nell’aprile 2010, è fra i grandi mercati televisivi europei quella che ha trasferito al digitale il maggior numero di famiglie nel 2009. Nel corso del 2010 è previsto lo switch-off in aree di dimensioni rilevanti, come Lombardia, Piemonte Occidentale, Veneto, Emilia-Romagna Friuli Venezia-Giulia e Liguria per un totale di oltre 10 milioni di famiglie coinvolte, circa 23 milioni di individui); [Associazione DGTVi - 2010]

· La diffusione della TV satellitare, che oggi è presente presso circa il 28% delle famiglie e che nel corso del 2009 ha rallentato il tasso di crescita per effetto della congiuntura economica negativa e della concorrenza delle soluzioni a pagamento su digitale terrestre. Le piattaforme 48 SAT gratuite sono in aumento anche per effetto dell’offerta Tivù-Sat11 che ripropone via satellite l’offerta gratuita del digitale terrestre (si tratta di una piattaforma complementare al digitale terrestre che ha all’attivo circa 300.000 tessere);

· Dopo alcuni anni nei quali le soluzioni IpTV hanno sofferto della mancanza di partnership e di politiche di sistema, oggi evidenziano una domanda crescente su cui si sta velocemente innestando la nascita e l’affermazione della on-line TV che integrerà la IpTV ed inizierà un nuovo trend di crescita, anche se la penetrazione nelle famiglie resta ancora contenuta.

Nei prossimi anni l’ingresso della TV digitale nelle famiglie italiane continuerà a rafforzarsi seguendo i tre percorsi diversi già descritti:

· Il completamento dei piani di spegnimento della trasmissione analogica attualmente previsto per il 2012;

· Una crescita moderata ma significativa delle soluzioni SAT, la cui ulteriore diffusione sarà spinta dalle occasioni fornite dai giochi Olimpici del 2012, nonchè dall’adozione dei decoder Tivù-Sat da parte della popolazione non coperta dal digitale terrestre con l’espansione degli switch-off;

· Il decollo della on-line TV cioè della TV connettibile a Internet sia mediante apparecchi televisivi predisposti ad hoc e direttamente collegati alla rete sia per il tramite di STB di nuova generazione, ossia di ricevitori con canale di ritorno a larga banda. I maggiori broadcaster italiani hanno già predisposto l’affiancamento di un’offerta non lineare su Internet per tale fruizione (servizi su Rai.Tv, Mediaset Video, La7.tv).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Analisi delle soluzioni applicative a supporto dei processi CRM per una azienda del settore Media

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Informazioni tesi

  Autore: Andrea Valdata
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Pavia
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria dei Servizi (Informatica-Gestionale)
  Relatore: Gianluca Loparco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 151

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