Finanza comportamentale: legami tra politica e mercati finanziari

Dopo aver esaminato il comportamento dell’economia americana inrelazione al ciclo elettorale ed aver anticipato una prima esposizione delle logiche che si innescano tra gli attori finanziari, politici e sociali che lo formano e lo sviluppano, può risultare interessante fornire una breve panoramica delle dinamiche con cui si esplica il ciclo elettorale anche in diversi contesti geografici.
L’interesse crescente per la materia ha indotto nel corso degli anni a studi sempre più approfonditi a livello mondiale, tant’è che si sono costituiti in ambito finanziario delle vere e proprie cellule di ricerca dedicate esclusivamente alle previsioni elettorali. Lo scopo principale di questi laboratori economici è infatti proprio quello di prevedere il responso delle urne. Essi si sono talmente evoluti e affinati nel convogliare ed elaborare un’enorme mole di informazioni, da aver a tal punto reso efficienti le proprie previsioni, tanto da superare in tempestività e completezza previsionale il classico strumento dei sondaggi d’opinione, le cui modalità d’espletamento e di elaborazione dei processi richiedono tempi più lunghi. Nel continente Nord americano è da oltre un decennio che due università hanno dedicato ampio spazio allo sviluppo di queste ricerche che analizzano le influenze sui mercati finanziari del ciclo elettorale. Si tratta dell’università di Iowa, dove è operativa la “Iowa electronic markets” e la University of British Columbia in Canada dove risiede la “Borsa elettorale UBC”. Entrambi sono laboratori senza scopo di lucro e adibiti esclusivamente all’approfondimento scientifico della materia.