Viaggio tra i parchi della Riviera Romagnola: comunicazione e consumer relation

Il consumatore non è un soggetto totalmente razionale: questo è il presupposto da cui partono le teorie di marketing più recenti, che accantonano la logica "bisogno-acquisto-beneficio". Soprattutto parlando di un parco divertimenti, cioé un bene di lusso, si dovrà dare l'impulso non a soddisfare bisogni primari, ma mettere in luce necessità psicologiche e irrazionali.
Molteplici studi sottolineano infatti l'importanza del fattore emotivo nella decisione del consumatore. Come si può notare dal capitolo precedente, tutti e tre i parchi fanno leva su emozioni ben precise per convincere i visitatori dell'irrinunciabilità e insostituibilità del proprio prodotto. Per Mirabilandia si parla di divertimento sfrenato, svago, libertà dagli impegni quotidiani, estraniamento dalla routine, grazie alle potenti scenografie; Italia in Miniatura ha dato alla propria immagine una personalità che stimola valori come coerenza, fiducia, ricordi affettuosi, utilizzando anche il proprio compleanno per rendere partecipe il cliente, per farlo sentire parte di una grande famiglia e di una grande festa. Infine, con il riposizionamento da Parco Le Navi ad Acquario, la struttura di Cattolica ha puntato molto sull'emotività, raccontando gli eventi, le nascite, gli arrivi in modo accattivante, facendo così sentire le persone più vicine e coinvolte nelle difficoltà e nella vita degli animali marini ospiti.
Compito della Comunicazione Polisensoriale sarà allora quello di estendere i propri contenuti e le proprie capacità espressive oltre il visivo e l'uditivo e trascinare maggiormente il consumatore sia sul piano cognitivo che su quello passionale. Si fa ricorso quindi a strategie legate alla psicologia ambientale, per esempio un dato colore per evocare un determinato stato d'animo, l'uso di un'illuminazione appropriata per creare una particolare atmosfera.