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La distribuzione digitale della musica - Attori, strategie e modelli che hanno rivoluzionato il business della musica registrata: alcuni casi a confronto

Il comportamento dei consumatori riguardo alla musica digitale

I servizi di download legale e illegale di musica digitale hanno avuto un impatto significativo sulle vendite di CD fisici, come menzionato in precedenza. Il consumatore adesso ha la possibilità di comprare una canzone per 99 centesimi piuttosto che un intero CD per 15,99 euro. Questo nuovo modello di vendita riduce la perdita di utilità: i consumatori acquistano solo le canzoni che desiderano, creando le loro raccolte personali. Piuttosto che affidarsi ad una società discografica o ad un artista per assemblare un insieme di canzoni all’interno di un album, il consumatore può raccogliere canzoni da vari artisti e assemblare una raccolta di musica del valore di 15 euro.
I lettori personali di musica digitale hanno oggi capacità di archiviazione molto elevate, rendendo le collezioni di musica più portatili e trasferibili di sempre. In aggiunta, il formato digitale della musica permette al consumatore di trasformare molteplici dispositivi in lettori di musica. I consumatori possono ascoltare i file di musica digitale usando palmari, computer portatili, computer fissi e telefoni cellulari; e i file di musica digitale possono essere convertiti e masterizzati su CD per essere riprodotti da normali lettori di CD. Scaricare e acquistare musica digitale è facile, richiede solo un personal computer connesso a Internet. Inoltre, la trasferibilità del nuovo formato digitale dà al consumatore accesso istantaneo a migliaia di tracce musicali con uno sforzo minimo.
Codificare la musica digitale a 96 kbps o più fornisce circa la stessa qualità audio di un CD fisico. Mentre alcuni audiofili potrebbero lamentare una perdita di qualità, per il consumatore medio non c’è nessuna differenza di qualità percepibile tra la musica digitale e un CD fisico. Inoltre, a differenza di altri prodotti digitali, l’interfaccia per la musica digitale è la stessa di quella per la sua controparte fisica: la musica digitale si ascolta tramite altoparlanti, come avviene per un CD fisico. Questo spiega perché la musica digitale ha avuto successo mentre i prodotti con testo digitalizzato no. Questi ultimi vengono fruiti attraverso l’uso di un’interfaccia di lettura diversa, in tal modo un lettore non legge più da una copia cartacea, ma da uno schermo luminoso.
Come accade per ogni nuova tecnologia di successo, c’è stata una grande pubblicità associata ai download di musica digitale. La popolarità delle tecnologie digitali e l’ondata di sistemi P2P hanno aumentato il potere negoziale del consumatore. Hughes e Lang sostengono che Internet e i sistemi P2P permettono ai consumatori di organizzarsi in potenti reti. Huang ha sviluppato un modello analitico che include giudizio morale, competenza e reti sociali per descrivere l’uso fatto dal consumatore delle tecnologie digitali. Le maggiori possibilità di comunicazione tra i consumatori migliorano anche le loro opportunità di organizzarsi, come menzionato in precedenza riguardo all’organizzazione che tirò fuori il Grey Album. I consumatori di musica digitale stanno fissando nuove tendenze sia nella tecnologia che nella musica negli ultimi anni. Gli analisti credono che questi trend continueranno ad attrarre molti nuovi consumatori verso Internet e supporteranno la persistente adozione dei servizi di musica digitale. Pertanto, è possibile asserire che molti consumatori continueranno ad adottare e acquistare musica digitale, come saranno introdotti maggiori servizi e prodotti. Come risultato, la musica digitale diverrà il formato dominante per i prodotti di musica registrata, con una conseguente forte massa critica per le tecnologie collegate.

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La distribuzione digitale della musica - Attori, strategie e modelli che hanno rivoluzionato il business della musica registrata: alcuni casi a confronto

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Maoggi
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Economia
  Corso: Governo di impresa
  Relatore: Monica Faraoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 257

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