Governo di unità nazionale a Zanzibar: un nuovo compromesso politico per la questione zanzibarita

Il 31 Ottobre 2010 la Tanzania ha avuto le sue quarte elezioni generali dalla reintroduzione del multipartitismo. In particolare, per Zanzibar queste elezioni hanno rappresentato un evento storico: già nel maggio 2009 si poteva leggere sulla stampa locale che le preoccupazioni per lo svolgimento delle elezioni e la paura che potessero verificarsi le violenze politiche del passato erano del tutto immotivate dato l'“impegno a condurre elezioni pacifiche”. Questa convinzione non apparteneva certamente a tutti, ma sicuramente a molti intellettuali che avevano riposto grande fiducia nel processo di riconciliazione iniziato già l'anno precedente. Inoltre, il risultato del referendum non aveva minato la possibilità di dare inizio ad una nuova fase politica per l'arcipelago, anzi sembrava averla consacrata con il consenso popolare alla nascita di un Governo di Unità Nazionale.
La scelta del candidato presidenziale per il CUF è ricaduta nuovamente su Maalim Seif Sharif Hamad, Segretario Generale del partito e da sempre candidato alle presidenziali a Zanzibar. Per quanto riguardo il CCM invece, la scelta è stata più discussa: i candidati erano tre: Dk. Mohamed Gharib Bilal, Shamsi Vuai Nahodha e Dk. Shein. Al termine della riunione del Comitato Generale del CCM, tenutasi l'8 Luglio, Dk. Shein è stato scelto con una netta maggioranza di voti come candidato alle presidenziali. Ciononostante, ci sono stati pareri contrari da parte di chi trovasse ingiusto che il candidato alla Presidenza di Zanzibar fosse scelto tra i quadri del CCM continentale, mentre sarebbero dovuti essere gli Zanzibariti a decidere da chi farsi governare.
In ogni caso, chiunque sarebbe stato eletto alla presidenza, Zanzibar avrebbe avuto per la prima volta nella sua storia un Presidente e un Primo Vicepresidente originari dell'arcipelago, in quanto entrambi i candidati sono nati a Pemba.
Le campagne elettorali si sono svolte in modo pacifico e ordinato e hanno visto competere sulla scena solo il CCM e il CUF, essendo gli altri partiti di opposizione minori svantaggiati dalla scarsa disponibilità di fondi. Le strategie e gli strumenti utilizzati sono stati i più vari, dai classici striscioni e poster alle manifestazioni pubbliche, alla sollecitazione dei voti porta a porta fino all'utilizzo della musica e della poesia, della stampa e dei media informatici. I partiti stessi si sono addirittura occupati di accompagnare i loro sostenitori alle manifestazioni elettorali.