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Cambiamento strategico, innovazione e nuove frontiere settoriali: il caso Apple

Da “Apple Computers” a “Apple Inc.”: la storia

L’iTunes store in sé non costituiva una fonte di profitti per Apple, che ricavava meno di 10 centesimi a canzone con cui doveva anche coprire tutti i costi relativi al portale. Inizialmente però la musica scaricata da iTunes era supportata solamente dagli iPod, che videro crescere ulteriormente il proprio successo tra il pubblico.

Nel settore dei computer si apportarono, nel 2001, dei cambiamenti a livello di design: la plastica ed i colori vivaci vennero abbandonati a vantaggio del titanio e del policarbonato che davano sul grigio metallizzato.

Nel 2006 ulteriori cambiamenti investirono anche le componenti interne dei computer Apple: come annunciato l’anno prima da Jobs, infatti, a partire dal 2006 i Mac iniziarono a montare i processori Core Duo di Intel: in seguito a questo cambiamento, il PowerMac, l’iBook ed il PowerBook vennero rispettivamente sostituiti dal Mac Pro, dal MacBook e dal MacBook Pro.

Un altro passo di avvicinamento verso il mondo dei PC, dominato oramai non più da IBM ma da Microsoft e dal suo sistema operativo Windows, venne fatto grazie al software Boot Camp, che permette di far girare sui Mac anche i sistemi operativi Windows XP e Vista, parallelamente al Mac OS.

Nonostante tutti questi accorgimenti, la quota di Apple nel mercato dei PC continuava ad essere modesta, circa l’8% negli Stati Uniti. La vera svolta avvenne nel gennaio del 2007, quando alla Macworld Expo Steve Jobs annunciò che da quel momento Apple Computer, Inc. sarà conosciuta come Apple Inc., dato che i computer non costituivano più il focus esclusivo dell’attività d’impresa. L’azienda, infatti, aveva deciso di riposizionarsi nell’elettronica di consumo.

A questo annuncio ne seguirono altri due, in linea con la nuova filosofia di business dell’azienda: il lancio dell’iPhone e della Apple TV.
Come vedremo nel paragrafo dedicato, l’iPhone, ovvero la scommessa di Apple nel settore della telefonia mobile di fascia alta, si rivelerà un successo incontestato.


Nel luglio del 2008 Apple lanciò anche l’App Store, un negozio online tramite il quale era possibile acquistare software ed applicazioni creati da terze parti per i propri iPhone ed iPod Touch. Nel giro di un mese l’App Store aveva già venduto oltre 60 milioni di applicazioni, con i ricavi medi che assommavano mediamente ad un milione di dollari al giorno: com’era già accaduto per l’iPod grazie ad iTunes, l’App store non fece altro che spingere ulteriormente le vendite dell’iPhone. Il melafonino divenne talmente popolare che nel giro di pochi mesi consentì ad Apple di affermarsi come il terzo produttore mondiale di smartphone.

Nel gennaio 2009 Jobs annunciò sei mesi di ritiro dalla propria attività in Apple per potersi concentrare sulla propria salute: gli venne infatti diagnosticato un tumore al pancreas. Ciononostante anche durante la sua assenza l’azienda continuò a conseguire degli ottimi risultati.

Dopo anni di rumors, nel gennaio del 2010 fu annunciato l’ultimo (per ora) nato in casa Apple, erede morale del Newton: l’iPad, un tablet PC che condvide la stessa piattaforma software dell’iPhone. Al momento del lancio, nella sola giornata del 3 aprile, furono venduti più di 300.000 iPad. Inoltre erano già presenti nell’App Store migliaia di applicazioni pronte per essere scaricate ed usate sul tablet.

Tutti questi successi portarono l’azienda, a maggio dello scorso anno, a superare per la prima volta dal 1989 la capitalizzazione di mercato di Microsoft. Altre grandi novità del 2010 furono l’introduzione dell’iPhone di quarta generazione, il cui successo non venne intaccato neanche dai problemi di ricezione di cui l’apparecchio soffre in determinate condizioni d’uso, l’iPod nano multitouch, l’iPod touch di ultima generazione, i MacBook Air e, sul lato software, il Mac OS X Lion.

Il 17 gennaio 2011 Steve Jobs si è nuovamente ritirato dalla guida di Apple per poter curare al meglio la propria salute, anche se resterà coinvolto nelle principali decisioni strategiche dell’azienda. Le ultime notizie circa le sue condizioni non sono per niente rosee: si teme, infatti, che per via del ritorno del tumore al pancreas gli restino soltanto poche settimane di vita.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Cambiamento strategico, innovazione e nuove frontiere settoriali: il caso Apple

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Informazioni tesi

  Autore: Stefano Ferrara
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Economia
  Corso: Strategie e Governo dell'Azienda
  Relatore: Silvio Bianchi Martini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 148

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