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L'Arbitrato e il litisconsorzio necessario

La devoluzione della nomina degli arbitri ad un terzo

La prima modalità di nomina degli arbitri che permette di instaurare un giudizio arbitrale plurisoggettivo è quella secondo cui le parti affidano ad un terzo la nomina degli arbitri.
Questo metodo era stato dibattuto dalla dottrina precedente alla riforma: la discussione partiva dall'idea che il togliere alle parti la possibilità di nominare i propri arbitri fosse contraria all'impostazione di fondo dell'arbitrato per la sua intrinseca natura fiduciaria e al principio di uguaglianza delle parti oltre che a privare l'arbitrato stesso di una delle sue maggiori attrattive. Alcuni autori hanno argomentato però affermando che il principio d'uguaglianza delle parti non si traduce necessariamente in quello per cui ogni parte per essere trattata in modo uguale alle altre deve essere dotata del potere di nomina del proprio arbitro.
L'uguaglianza va intesa come sottrazione o attribuzione ad ogni parte del potere di nomina del proprio arbitro in modo uguale alle altre. Ciò si ricavava, anche prima della riforma, dall'articolo 809 c.p.c. che ammetteva la nomina di un arbitro unico per tutte le parti. Inoltre l'accentuazione del legame parte-arbitro rischiava di metter in pericolo l'attuazione dell'altro principio di ordine pubblico vigente in arbitrato, cioè il principio di imparzialità del collegio arbitrale. Attraverso l'inserimento della nomina da parte di un terzo del collegio arbitrale tra le opzioni date dall'articolo 816 quater c.p.c. per aversi un giudizio arbitrale plurisoggettivo, il legislatore scioglie i dubbi sulla correttezza di questa modalità di nomina, che è atta a garantire la parità delle parti nella nomina del collegio arbitrale e l'imparzialità degli arbitri. Purtroppo però la formulazione letterale della norma, che dispone che la nomina di tutto il collegio da parte di un terzo sia prevista nella convenzione d'arbitrato, lascia aperta una questione: ci si chiede se la decisione di rimettere la nomina ad un terzo possa essere presa dalle parti in un momento successivo alla stipulazione della convenzione arbitrale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'Arbitrato e il litisconsorzio necessario

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Informazioni tesi

  Autore: Laura Smiderle
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Laura Salvaneschi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 137

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