Idea Progetto di nuove strutture urbane per il tempo libero, nella città di Montalto Uffugo

A cavallo di questo periodo, il nucleo urbano è strutturalmente delineato dalla presenza della cinta muraria, oggi completamente inesistente: è entro i suoi limiti che si sviluppa la più alta percentuale degli insediamenti, mentre al di fuori di essa è possibile registrare la presenza sparsa di nuclei abitativi propri delle genti che coltivano e custodiscono ampi latifondi posseduti dai nobili del luogo.
Al suo interno la rete stradale è caratterizzata da un andamento molto irregolare, con vie strette, dalle quali si evince l’assetto topografico del terreno e il sistema pulsante degli scambi tra vuoti e pieni urbani, che si presenta assai vario con slarghi caratteristici che spesso sfociano in vere e proprie piazze.
Questo concetto, è evidenziato dalla piazza antistante il castello, nonché quella antistante la chiesa di Santa Maria Maggiore che calamitano così gli aspetti cardini della vita sociale e religiosa in una matrice urbana molto densa, vitale e aperta alle interazioni sociali più disparate.
Appena fuori le mura della città, si ha l’insediamento delle due comunità etnico-religiose: gli ebrei ed i valdesi che caratterizzano le zone Cafarnào e Borgo Ultramontano.
Gli ebrei organizzano il luogo Cafarnào, strutturando le costruzioni in maniera tale da gestire lo spazio chiuso su tre lati, atto ad espletare la funzione commerciale a cui essi si dedicano.
I valdesi, invece, dediti soprattutto all’agricoltura ed all’allevamento del baco da seta, gestiscono le loro costruzioni sui bordi di un asse stradale, in maniera tale da relazionarle strettamente con i campi.