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Sistema e mercato artistico: descrizione, contestualizzazione e quotazioni. Il caso Maurizio Cattelan

Breve introduzione alle aste

L’asta, da definizione, è un’istituzione di mercato caratterizzata da un insieme esplicito di regole che determinano l’allocazione delle risorse ed i prezzi sulla base delle offerte da parte dei partecipanti al mercato. L’asta esiste per l’asimmetria informativa presente circa il valore di un bene nel mercato – il venditore non conosce i prezzi di riserva dei consumatori. L’asta fa così emergere un prezzo, definito in base a chi valuta maggiormente l’oggetto in questione. Le origini storiche dell’asta sono molto antiche: già i Babilonesi, o nell’epoca dell’antica Roma si era soliti vendere all’asta ragazze da marito e bottini di guerra. Oggi il duopoli costituito da Christie’s e Sotheby’s ha in mano gran parte del mercato delle aste mondiale. I principali attori partecipanti ad un’asta sono i venditori, i banditori, gli acquirenti. Tra i bidder ci possono essere acquirenti occasionali, galleristi, curatori o direttori di musei, speculatori e collezionisti, su cui agisce l’endowment effect, effetto che capita quando una persona valuta maggiormente un’opera nel momento in cui la possiede. Al giorno d’oggi il banditore ha un ruolo fondamentale sia nella coreografia che nei risvolti psicologici dell’asta. I banditori cercano sempre di trovare il ritmo giusto nell’asta, dato che il ritmo incalzante invoglia a partecipare. Se c’è un lotto che non suscita particolarmente l’interesse, il banditore cerca di mantenere alta la tensione ricevendo offerte fantasma. Se nessuno poi rilancia con una vera offerta si passa velocemente al lotto successivo. Man mano che i partecipanti diminuiscono, anche il ritmo rallenta.
Esistono svariati tipi di asta: inizialmente si differenziano in aste per la vendita (unico venditore e n compratori) e per l’acquisto (n venditori e un unico compratore). Poi ci sono differenti modalità di ammissione, di presentazione delle offerte, di aggiudicazione e di pagamento. Le aste più importanti e maggiormente utilizzate sono la tipologia inglese, olandese, al primo o al secondo prezzo con offerte segrete. L’asta all’inglese è detta anche ascending bid auction, e viene utilizzata per molte tipologie di beni, tra cui le opere d’arte. Si parte da un prezzo base per poi accettare offerte ascendenti da parte del pubblico; il prezzo aumenta finché non rimane solo un compratore. L’asta olandese – o descending bid auction - viene utilizzata soprattutto in Olanda per la vendita dei fiori. Funziona con il meccanismo opposto, partendo da un prezzo elevato e diminuendolo fino a trovare un compratore. In questo tipo di meccanismo abbiamo molta competitività tra i vari bidder, e il processo di aggiudicazione è particolarmente veloce. L’asta al primo prezzo con offerte segrete – first price scaled bid auction – viene utilizzata soprattutto con i beni immobili e i titoli. Si utilizzano offerte scritte, e si inizia proprio dal periodo di offerta. Vince chi ha proposto la cifra più alta. L’asta al secondo prezzo è molto simile alla precedente, solo che l’offerente acquista la merce ad un prezzo pari all’offerta immediatamente precedente la propria. I prezzi considerati durante lo svolgimento di un’asta sono quattro:
- Starting price, il prezzo d’incanto. E’ la base d’asta, generalmente inferiore al prezzo di riserva.
- Reserve price, prezzo di riserva. Se il prezzo di aggiudicazione è minore del prezzo di riserva, il bene è aggiudicato ma non venduto (to buy in), e può essere venduto in altre aste, all’estero o ritirato dal mercato.
- Estimet price, il prezzo di stima. Spesso viene riportato nei cataloghi, e può influenzare il prezzo di aggiudicazione.
- Hammer price, prezzo di aggiudicazione (a cui, al termine dell’asta, vanno aggiunte le commissioni).
Esistono determinati meccanismi nelle aste, definiti collusioni, che mettono in crisi il sistema. La collusione tra offerenti, detta anche ring, consiste in un accordo di non competizione tra un gruppo di acquirenti, generalmente quelli che hanno i prezzi di riserva più alti. Quando è presente il ring, subito dopo l’asta vi è un dopo – asta, in cui si rimette in gioco il bene, e l’utile viene diviso in parti uguali tra i partecipanti del ring. La casa d’asta cerca di evitare questo tipo di comportamenti perché subisce una perdita.
Un secondo tipo di collusione è quello tra banditore e venditore, che mettendosi d’accordo precedentemente possono aumentare il prezzo di riserva nel corso dell’asta, oppure il banditore può accettare offerte fantasma per pompare le quotazioni. Lo scopo della collusione è aumentare il profitto sia della casa d’asta che del venditore. Un’altra possibile collusione è quella tra l’acquirente e il banditore, che può avere un linguaggio di gesti concordato per aggiudicarsi l’asta.

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Sistema e mercato artistico: descrizione, contestualizzazione e quotazioni. Il caso Maurizio Cattelan

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Informazioni tesi

  Autore: Martina Ballarin
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Economia per le arti, la cultura e la comunicazione
  Relatore: Nico Stringa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 55

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