Il verde nel centro storico di Bologna. Analisi e progetto

Bologna è talvolta considerata una città ricca di verde: lo affermano i dati dell'amministrazione comunale, che sottolineano come la quota di verde pubblico a disposizione degli abitanti sia decisamente superiore agli standard previsti dalle norme, lo confermano diverse indagini statistiche che la collocano in genere in buona posizione di classifica rispetto ad altri capoluoghi e lo raccontano vari testi sull'argomento, che mostrano innumerevoli foto patinate di piccoli e grandi giardini bolognesi, tesori nascosti per lo più sconosciuti e inaccessibili. Il campo di indagine, nei primi due casi, è però esteso all'intero territorio comunale, che include quindi anche i grandi parchi collinari, i terreni agricoli e il verde della periferia, andando a costituire in sostanza la totalità della copertura verde comunale, dal momento che il centro storico, con i suoi circa 45 ettari, contribuisce, come si vedrà in seguito, per appena l'1%.

Verde pubblico
La cartografia comunale elenca 4 categorie di verde pubblico presenti nell'area del centro storico:
1. verde di arredo
2. verde di pertinenza di edifici pubblici
3. verde scolastico
4. giardini e parchi pubblici.

Pur riconoscendo a tutte un valore ambientale, è necessario valutare l'effettiva accessibilità di queste aree, in quanto già il decreto 1444/68, che per la prima volta introduce in Italia il concetto di standard urbanistici, afferma che dei 18 mq per abitante da riservare per spazi pubblici o attività collettive, 9 mq devono essere destinati a "spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con l'esclusione di fasce verdi lungo le strade".

Viene quindi sottolineata l'importanza della effettiva fruibilità collettiva del verde pubblico, fruibilità che spesso non viene assicurata: secondo il PRG del 1985, infatti, all'interno della categoria sono elencati il verde sportivo, il verde di pertinenza di edifici pubblici, il verde di arredo, il verde cimiteriale, i parchi intensivi, gli orti, i giardini e parchi e il verde scolastico; si può facilmente dedurre come alcune di queste siano categorie d'uso a prevalente connotazione privatistica e quindi, pur computate nel calcolo della quantità di verde pubblico presente, recintate o soggette a modalità regolate di accesso.

Se si tiene conto di queste considerazioni per ciò che riguarda le tipologie presenti nell'area di studio, si osserva che l'estensione del verde accessibile al pubblico si riduce drasticamente; l'utilizzo del verde scolastico è infatti riservato agli studenti che frequentano ogni singola scuola, mentre quello di pertinenza di edifici pubblici è in genere subordinato alle modalità di accesso agli edifici stessi. Trascurando la categoria di arredo, costituita da semplici aiuole e da filari alberati, restano quindi a disposizione dei cittadini solo giardini e parchi pubblici, per un totale di soli 14 ettari.