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Convinzioni di autoefficacia e autoregolazione dell'apprendimento:il ruolo delle nuove tecnologie

Definire l’apprendimento autoregolato

Da sempre chi si occupa di pedagogia ed educazione ha potuto notare rilevanti differenze nel metodo di apprendimento messo in atto dagli individui. Alcune persone più di altre sembrano in grado di dirigere efficacemente il proprio processo di acquisizione di conoscenze e di utilizzare strategie per migliorarlo e velocizzarlo. Questi studenti riescono ad approcciarsi ai compiti assegnati dagli insegnanti con maggiore facilità, e, cosa ancora più importante, dimostrano una precisa consapevolezza riguardo le proprie conoscenze pregresse e le proprie capacità, riuscendo a migliorarle, anche attraverso una ricerca attiva di nuove informazioni. Quando questi studenti si trovano di fronte agli ostacoli sono abili nel ricercare velocemente una strategia che permetta di superarli.

Volendo sintetizzare è possibile affermare che questi siano in grado di autoregolarsi ed auto-dirigersi; l’autoregolazione dell’apprendimento è uno dei processi in cui più chiaramente si manifesta l’importanza di quelle capacità cognitive che nella teoria di Bandura (2001) sono alla base dell’agenticità umana.
Al fine di apportare un contributo utile alle strategie didattiche, è necessario specificare con precisione cosa si intende per apprendimento autoregolato. Una definizione esaustiva, anche in termini di processi metacognitivi, ci viene fornita da Zimmerman (1990) , egli evidenzia come gli studenti in grado di autoregolare il proprio apprendimento riescano a fissare in via preliminare gli obiettivi che intendono raggiungere, pianificando ed impostando il proprio operato di conseguenza. Durante tutta la fase di acquisizione di conoscenze questi studenti continuano a monitorarsi e riescono a fornire un’autovalutazione particolarmente precisa di ciò che sono riusciti a fare e della qualità del loro lavoro.

Il processo di auto-monitoraggio consiste inoltre in un’attenta interpretazione dei feedback ricevuti dall’ambiente, siano questi di tipo positivo o negativo, a cui gli studenti reagiscono in maniere diverse, scegliendo tra quelle che ritengono più adeguate alla situazione.
In questo contesto la motivazione all’apprendimento si mantiene stabile e tendenzialmente alta. Gli studenti che adottano questo tipo di approccio in genere dimostrano di possedere anche un elevato interesse riguardo il contenuto di ciò che studiano e un elevata sicurezza nei compiti scolastici, è possibile quindi affermare che l’autoregolazione dell’apprendimento e la motivazione ad apprendere siano concetti strettamente legati fra loro. È molto frequente che i successi ottenuti adottando un atteggiamento attivo nei confronti dei compiti scolastici e accademici si inseriscono in un circolo virtuoso in cui vanno ad incrementare la soddisfazione personale e la motivazione a continuare sulla strada intrapresa.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Convinzioni di autoefficacia e autoregolazione dell'apprendimento:il ruolo delle nuove tecnologie

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Informazioni tesi

  Autore: Micaela Di Cori
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Maria Gerbino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 40

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