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Indagine conoscitiva nella pratica clinica infermieristica: EBN e resistenza al cambiamento

EBN e linee guida

Le linee guida sono “raccomandazioni di comportamento clinico, elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti, con lo scopo di aiutare i professionisti della salute e i pazienti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche”.

Dunque una linea guida è un “suggerimento” che copre vaste aree di pratica clinica, dalla gestione di particolari condizioni cliniche fino alle più serie patologie. Ad esempio è possibile trovare delle linee guida che trattino il tema della prevenzione delle infezioni a carico del sistema genito-urinario, ma non esistono linee guida che trattino del corretto posizionamento di un catetere vescicale, in quanto tale connotazione è da attribuirsi più appropriatamente ai protocolli e/o alle procedure, che invece rappresentano l’applicazione pratica di tali evidenze scientifiche.

All’interno delle linee guida è molto importante indagare il metodo con cui è stata condotta la revisione della letteratura scientifica, per mezzo della quale si è giunti ad elaborare le raccomandazioni, proprio perché i principi pregnanti della linea guida devono essere il rigore, l’oggettività, e la rilevanza scientifica. Ogni linea guida per poter essere considerata tale, cioè realmente fondata sull’evidence, deve possedere diverse caratteristiche, che vengono di seguito riportate:

• deve avere un buon livello di evidenza, cioè deve essere ricercata la qualità delle informazioni utilizzate per produrre le raccomandazioni, e deve essere dotata di un’adeguata forza di tali raccomandazioni, ossia, la rilevanza, l’importanza e la fattibilità di tali raccomandazioni.

• Deve possedere un buon metodo di analisi sistematica delle informazioni, da cui poi, verranno estrapolate le raccomandazioni. Dunque, l’equipe di lavoro, dovrà identificare tutti i quesiti clinici di uno specifico problema, così da poter produrre delle raccomandazioni solide in base ad una specifica tematica.

• Durante la sua costruzione sarà necessario che il gruppo di lavoro nomini un gruppo di lavoro multidisciplinare, a cui prenderanno parte tutti i professionisti sanitari impegnati in una determinata condizione o patologia in oggetto, i rappresentanti dei pazienti e dei loro familiari e un pull di esperti sulla metodologia per la costruzione di una linea guida basata sull’evidenza.

Pertanto i requisiti fondamentali di una linea guida saranno la fondatezza (le raccomandazioni devono essere basate necessariamente su quanto emerge dalla letteratura scientifica) e la forza delle raccomandazioni (grado con cui i diversi comportamenti sono sostenuti dalle evidenze scientifiche di buona qualità).

Quindi la linea guida deve possedere un insieme di informazioni generali, che possono essere adattate ai diversi setting sanitari e per le diverse tipologie di pazienti, il suo contenuto deve essere chiaro, facilmente accessibile e comprensivo e possibilmente in grado, laddove sia necessario, chiarire i punti di incertezza (zone grigie).

Ciò, soprattutto perché una linea guida fortemente vincolata dalle caratteristiche dell’ambiente in cui è nata non è in grado di poter dare raccomandazioni applicabili a diverse condizioni sanitarie, e pertanto godrà di scarso valore. Così, gli esperti per poter sfuggire a tale rischio, hanno introdotto altre due modalità di approccio ai problemi sanitari: questi sono i protocolli e le procedure, che vedremo più avanti.

Ultima caratteristica, ma non per questo meno importante, è che la linea guida non deve soltanto essere messa a punto e divulgata, ma negli anni, costantemente rivalutata, in quanto, se la professione infermieristica è una scienza in continua evoluzione, tali documenti non possono certamente non essere in grado di “stare al passo con i tempi”; pertanto sarà necessario che vengano ri-aggiornate con regolarità.

Ora potremmo anche riassumere i requisiti fondamentali delle linee guida evidance-based in otto classi:

1. premessa dello schema di grading
2. sviluppo delle raccomandazioni attraverso il metodo della revisione sistematica (raccolta, esame e valutazione delle conoscenze scientifiche)
3. gruppo di lavoro multidisciplinare
4. esplicitazione delle alternative di comportamento clinico e del loro effetto sugli esiti
5. flessibilità e adattabilità dell’applicazione delle raccomandazioni
6. presenza degli indicatori di monitoraggio
7. regolare aggiornamento del contenuto
8. chiarezza e immediatezza della consultazione

Quindi gli obiettivi fondamentali per la definizione delle linee guida saranno innanzitutto, quello di introdurre nuovi comportamenti e far cessare quelli già consolidati da tempo che non siano più conformi al sistema attuale, e poi, ridurre la variabilità di comportamento degli esperti della pratica clinica.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Indagine conoscitiva nella pratica clinica infermieristica: EBN e resistenza al cambiamento

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Informazioni tesi

  Autore: Giorgia Paparella
  Tipo: Diploma di Laurea
  Anno: 2010-11
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma
  Facoltà: Medicina e Chirurgia
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Luciana Moschettini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 177

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