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Attraverso Facebook. Un'indagine empirica

Facebook, i suoi antenati e i suoi compagni

Quando si parla di social network non si deve, però, incorrere nell’errore di far riferimento solamente ai siti di più recente costruzione, come Facebook e Twitter, poiché se essi esistono è grazie ad altri siti social che hanno fatto da apripista alla svolta sociale della rete. Secondo lo psicologo delle nuove tecnologie Giuseppe Riva, l’evoluzione dei Social network passa per tre fasi: le origini, quando essi venivano utilizzati per creare ed esplorare reti sociali chiusi; la fase della maturazione, in cui è possibile creare una rete sociale aperta, ed, infine l’ultima fase, quella espressiva, in cui i social network diventano a tutti gli effetti 2.0 consentendo di gestire tutti gli aspetti dell’esperienza sociale (Riva, 2010).
Il primo social network che caratterizza la prima fase è Sixdegrees.com, creato nel 1997 come sito di incontri online privo degli inconvenienti tipici di questi siti, come: informazioni personali false o la presenza di malintenzionati. Per evitare queste problematiche il sito decise di applicare la formula dei Sei gradi di separazione, riprendendo l’assunto dello studioso Stalin Milgram. Nel 1967 il sociologo americano fece un interessante esperimento per dimostrare che qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona attraverso una catena di conoscenze con non più di cinque intermediari. Per farlo, chiese ad alcuni individui che abitavano nel Nebraska di spedire una lettera ad un destinatario che abitava nel Kansas di cui conoscevano solamente il nome, la professione, ma non l’indirizzo preciso in cui abitava. All’inizio dell’esperimento Milgram suggerì ai partecipanti di spedire la lettera, prima, ad una persona che conoscevano e che pensavano che avesse più possibilità di loro di rintracciare il destinatario richiesto, che, a sua volta, poteva fare altrettanto, fino a che la lettera non sarebbe giunta al destinatario finale. Il risultato di tale procedimento fu che la catena di contatti, ovvero il numero di persone che fu coinvolto per far arrivare la lettera a destinazione, si concluse intorno ad una media di sei persone, ecco perché l’esperimento prese il nome dei Sei gradi di separazione. Questo è possibile in quanto gli individui sono raggruppati in reti sociali che si compenetrano a vicenda, trovandosi così in relazione tra loro a prescindere dalla rete a cui appartengono. Gli esperimenti di Milgram hanno, quindi, fornito una prima indicazione sulla natura di network della società e sulla fitta trama che connette le persone indipendentemente dalla loro distanza geografica e culturale.
Per tornare alla storia del sito Sixdegrees.com, questo, applicando la teoria del piccolo mondo di Milgram permetteva ai suoi iscritti di intraprendere delle relazioni solamente con delle persone distanti al massimo tre gradi di separazioni: un amico dell’amico del mio amico. Sixdegrees.com ebbe più di un milione di iscritti, ma dovette chiudere nel 2001, dopo 4 anni di attività, per mancanza di utili. C’è chi afferma che il fallimento di questo primo social network sia dovuto principalmente al fatto che la società ancora non era pronta a tale innovazione, Internet non era un ambiente maturo di relazione e, il sito non riuscì a connettere né gli amici, né tantomeno gli amici negli amici, proprio come era nel suo intento.
Il principale social network che caratterizza, invece, la seconda fase, quella matura, è Friendster, un sito nato nel 2002 pensato come evoluzione di Sixdegrees.com. Il suo intento era quello di creare amicizie e relazioni di natura amorosa facendo conoscere tra loro non estranei, ovvero, seguendo sempre il principio del piccolo mondo di Milgram, amici di amici, fino al quarto grado di separazione. In questo modo il sito cercava di facilitare quelle relazioni che, nella vita offline, rimanevano potenziali, ma non sempre facili da raggiungere. La sua struttura non è molto differente da quella degli attuali Social network: l’iscrizione consentiva all’utente di esplorare i profili degli altri iscritti e di contattarli per iniziare una relazione. Friendster ebbe un grande successo iniziale poiché fu sostenuto dal coinvolgimento di tre comunità: i blogger, gli omosessuali della California e i partecipanti al Burning Man Art Festival, un evento artistico che si tiene in Nevada ogni anno. Grazie alla partecipazione di queste nicchie, già nel 2003, Friendster raggiunse i trecentomila utenti. Quando nel 2004 il social network iniziò ad espandersi, le tre comunità si sentirono tradite e iniziarono ad emigrare in altri social network. Allo stesso tempo, di fronte a tale aumento di iscritti, il social network risultò completamente impreparato poiché incapace di gestire una crescita così repentina di traffico, tanto da perdere popolarità progressivamente fino ad arrivare alla sua chiusura.
La terza, ed ultima fase, dell’evoluzione dei social network, quella espressiva, inizia nel 2003, anno che segna un aumento vertiginoso di nascite di social network a testimoniare che la società era cambiata e si sentiva pronta per utilizzare in pieno questi nuovi strumenti di socializzazione. Tra i più famosi troviamo, gli ormai consolidati, Myspace, Twitter e Facebook. Pur essendo abbastanza diversi tra loro, li accomuna il fatto che i propri iscritti possono gestire più liberamente la propria identità nel web. Questi siti ebbero un maggiore successo rispetto ai loro predecessori poiché capirono che le persone erano interessate a mantenere i contatti con persone che già conoscevano nella vita offline piuttosto che conoscere nuovi amici.
Il primo ad entrare in scena è Myspace, nato nel 2003, riprendendo la struttura del suo antenato Friendster e anche tutti, o quasi, i suoi iscritti; per la prima volta si diede libero accesso ai minorenni, che non si fecero scappare di mano l’occasione di iscriversi al sito. La grande novità introdotta da questo social network è la possibilità di poter personalizzare il proprio profilo attraverso l’inserimento di immagini, video e suoni.
Non sono solo più le parole scritte a dare espressione alla propria identità online, quest’ultima diventa più flessibile e completa tramite l’integrazione di elementi che riescono ad appagare anche l’udito ed, ancora di più, la vista. Soprattutto per queste novità, Myspace è stato il luogo d’incontro preferito dai musicisti e band emergenti, che lo utilizzavano come una vetrina sul mondo. Ma non furono solo esponenti del mondo musicale a popolarlo, infatti, nel giro di poco tempo, approdarono giovani da tutti il mondo, incuriositi da questo nuovo modo di esporsi e relazionarsi con gli altri. Fino al 2009, Myspace è stato il social network più affollato del pianeta, con oltre cento milioni di visitatori al mese. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Attraverso Facebook. Un'indagine empirica

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Informazioni tesi

  Autore: Sara Massarini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Sociologia
  Relatore: Cecilia Cristofori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 173

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