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Immigrazione, mercato e lavoro sommerso

Gli immigrati nel mercato del lavoro italiano

Il dibattito sul trattamento da riservare agli immigrati ha spesso interessato il ruolo da loro svolto nel mercato del lavoro. Si cerca da molto tempo di dare risposta ad un quesito molto importante: lavoratori immigrati, concorrenti o complementari ai lavoratori autoctoni ?!
Una risposta giusta a questo quesito non è un lavoro facile. Secondo molti l'Italia non aveva bisogno di manodopera straniera perché era la pressione demografica dei paesi sottosviluppati a fare da catalizzatore dei movimenti migratori. Si è tentato di dare una risposta semplicistica al fenomeno, sottovalutando le forze attrattive che alimentano la domanda di lavoratori immigrati e servono da calamità per questi stessi movimenti. Ma la realtà dei fatti è ben diversa, come si vedrà in seguito, il ruolo svolto dagli immigrati nel mercato del lavoro Italiano è molto importante, sia con riguardo al soddisfacimento della domanda di lavoro di quelle professioni che i lavoratori Italiani non vogliono più fare i cosiddetti dirty work, sia al ruolo di complementarietà che essi svolgono contribuendo allo svecchiamento della forza lavoro sia come componente aggiuntiva da parte dell'offerta di lavoro. La presenza di immigrati ha seguito un trend in costante crescita dagli anni '90. Ma quali sono le ragioni di questa presenza così diffusa?! Quali sono le spinte dall'interno?! Una prima spiegazione si può trovare l'andamento dello stesso mercato del lavoro nell'ultimo decennio. Il mercato del lavoro è la risultante di due variabili molto importanti e strettamente connesse fra di loro.

L'andamento demografico che fornisce il mercato di nuove risorse dalla parte dell'offerta del lavoro e il fabbisogno delle imprese da parte della domanda. Partiamo dalla prima variabile: l'andamento demografico. Dagli anni '90 ad oggi nonostante le timide riprese sporadiche, la popolazione italiana soffre di un saldo decisamente negativo e di un notevole invecchiamento. Le ragioni di questa situazione sono molte, in questa sede mi limiterò a menzionarne due di notevole importanza, l'allungamento delle prospettive di vita e la minor propensione a creare famiglia e ad avere figli degli italiani. Com'è noto l'offerta di lavoro è condizionata da due fattori: la dinamica demografica che incide notevolmente sullo stock di nuovi giovani immessi sul mercato, e la disponibilità di lavoro, misurata dal tasso di attività nelle diverse fasce di età. Un aumento del tasso di attività può compensare una riduzione della popolazione in età lavorativa, come sta accadendo in molti paesi europei (vedi la Germania). Ma se la propensione al lavoro aumenta in misura assai inferiore alla riduzione di popolazione attiva, il fabbisogno di lavoro delle imprese finisce per scaricarsi sull'unico bacino disponibile: l'immigrazione. L'invecchiamento della popolazione si ê trasformato in forza attrattiva endogena del fenomeno migratorio, visto come l'unico modo per colmare il buco generazionale venutosi a creare. L'altra componente importante nella composizione del mercato del lavoro e il fabbisogno delle imprese.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Immigrazione, mercato e lavoro sommerso

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Informazioni tesi

  Autore: Bledar Plaku
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli studi del Molise
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Nicola  De Marinis
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 64

FAQ

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