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Lo sport come servizio pubblico locale: le forme di gestione

Gli impianti sportivi comunali

Prima di entrare nel merito degli impianti sportivi è importante soffermarci sulla classificazione dei Beni Pubblici cioè i beni che appartengono allo Stato o ad enti pubblici e che costituiscono gli strumenti attraverso i quali la P.A. realizza le finalità assegnatele dall'ordinamento.
Si dividono in Beni Demaniali e Beni Patrimoniali.

. BENI DEMANIALI
Si dividono in beni del demanio necessario e beni del demanio accidentale

. Demanio necessario: Sono tutti quei beni necessari ai compiti riservati allo Stato e agli Enti territoriali (Regioni, Province e Comuni) e che non possono mai appartenere a un privato. Vi fanno parte: il demanio marittimo, costituito dalle spiagge, dal lido del mare, dai porti (esclusi quelli di interesse nazionale che appartengono invece allo Stato); il demanio idrico: acque, fiumi, canali; il demanio militare : fari, caserme, piazzeforti, fortificazioni.

. Demanio accidentale: Sono quei beni che potrebbero appartenere anche ai privati ma che per la loro funzione di interesse pubblico rivestono il carattere della demanialità o che appartengono direttamente agli enti territoriali: strade, autostrade, acquedotti, immobili di interesse artistico e storico, musei, ecc…
I beni del demanio pubblico sono inalienabili, cioè non possono essere trasferiti ai privati; pertanto non sono soggetti ad usucapione né ad esproprio.

. BENI PATRIMONIALI

I beni patrimoniali, generalmente, non posseggono il carattere della inalienabilità e si dividono in indisponibili e disponibili. In ogni caso non possono essere sottratti alla loro destinazione, "se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano".

. Indisponibili: Sono quei beni elencati nell'art. 826 del codice civile: foreste, miniere, cave, le cose di interesse storico, archeologico, e artistico, da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo, i beni costituenti la dotazione della Presidenza della Repubblica, le caserme, gli armamenti, gli aeromobili militari e le navi da guerra. Inoltre fanno parte del patrimonio dello Stato o rispettivamente della Regione, della Provincia o del Comune, secondo la loro appartenenza, gli edifici destinati a sede degli uffici pubblici, con i loro arredi, e gli altri beni destinati a un pubblico servizio.

. Disponibili: Sono quei beni posseduti dagli enti pubblici, a titolo privatistico: per es. un immobile dato in affitto a terzi dietro il pagamento di un canone o di un affitto (le case popolari o i caseggiati attorno a un faro). Essi sono sottoposti alle norme del codice civile e vengono trattati come se appartenessero a comuni cittadini.

La decisione dei magistrati sono costanti ed omogenee nel definire l'impianto sportivo comunale come rientrante tra i beni facenti parte del patrimonio indisponibile.
Sulla questione si è pronunciata la Cassazione in una controversia che aveva come parti il Parma Associazione Calcio S.P.A., il comune di Parma e alcuni privati.
Il Comune di Parma quale proprietario dello stadio comunale aveva stipulato con il Parma A.C. un contratto per l'utilizzo dello stadio con un canone annuo.
Poiché era sorta la necessità di ampliare la capienza dello stadio, si accordo di estendere la durata del contratto di locazione dell'impianto sportivo e provvedendo all'approvazione dei nuovi lavori edilizi.
Il tribunale amministrativo stabilì che erano state violate le norme e le regole riguardanti le pubbliche gare e le previsioni del piano regolatore comunale.
In pratica era necessaria l'indizione di una pubblica gara e non di una trattativa privata come era stata fatta.
La decisione della Corte di Cassazione ha ribadito il rapporto che deve intercorre tra il Comune e la società di calcio, non può essere ricondotto ad un contratto di locazione privato, ma deve qualificarsi nell'ambito della concessione amministrativa.
Fondamento di tale decisione è stato l'accertamento della natura patrimoniale indisponibile del bene dato in gestione e utilizzato dal privato.
La corte individua negli impianti sportivi beni destinati a pubblico servizio, in quanto l'amministrazione, costruendoli e adoperandoli per l'attività sportiva intende soddisfare l'interesse proprio e dell'intera collettività alle discipline sportive.
Affinché un bene non appartenente al demanio necessario possa rivestire il carattere pubblico proprio dei beni patrimoniali indisponibili perché destinati ad un pubblico servizio devono sussistere due requisiti che sono relativi, il primo: alla manifestazione di volontà dell'ente titolare del diritto reale pubblico che deve darsi attuazione con l'emanare un atto amministrativo in cui si evinca in modo chiaro la determinazione di tale soggetto di destinare quel determinato bene ad un pubblico servizio; il secondo: al fatto che quel bene sia attualmente destinato al pubblico servizio
La sentenza quindi conferma gli orientamenti della magistratura nella qualificazione del bene impianto sportivo o stadio comunale.
Inoltre, viene confermata una valenza pubblica dello sport e viene collegata l'attività sportiva medesima a finalità di interesse pubblico che si possono ricondurre in modo diretto e primario al Comune. Questo ente diviene destinatario di tutti gli effetti che si ricollegano alla gestione del bene impianto sportivo e di conseguenza alla individuazione di coloro che possono avere interesse ad un utilizzo del medesimo e di tutti gli accessori riconducibili.
La giurisdizione in tema di rapporti tra privati e enti pubblici per quanto attiene alla concessione di impianti sportivi o di appalti di servizi appartiene alla magistratura amministrativa (tribunali amministrativi regionali).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Lo sport come servizio pubblico locale: le forme di gestione

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Buschi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze dell'amministrazione
  Relatore: Gabriele Bottino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 41

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