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Progetto di recupero e riqualificazione del Centro Giovanile Diocesano di Carrara

Il Centro Giovanile Diocesano: note storiche

Il complesso dei fabbricati dell’attuale Centro Giovanile ANSPI (Associazione Nazionale San Paolo Italia) fu concepito nel 1960, con il nome di “Casa del Fanciullo” dal vescovo della Diocesi di Massa-Carrara-Pontremoli di allora, Mons. Boiardi, il quale aveva ravvisato la necessità, in un territorio particolarmente problematico come quello carrarese, sede di molti anarchici e non credenti o non praticanti, di offrire alla città un luogo in cui i giovani trovassero le condizioni adatte per una formazione cristiana, in collaborazione con le famiglie, le Parrocchie e le scuole. Si prevedeva la realizzazione di un complesso che comprendesse un ampio auditorium per attività teatrali e di cineforum, la residenza dei sacerdoti cui sarebbe stato affidato il compito di gestire la struttura, locali per lo svolgimento delle attività di doposcuola (per aiutare le famiglie a far compiere ai ragazzi i doveri scolastici), locali e campi da gioco per le attività dell’Oratorio. Per le spese di progettazione e costruzione Mons. Boiardi fece appello alla generosità di tutti i Carraresi, raccomandando loro l’iniziativa, il primo gennaio di quell’anno, come “opera particolarmente importante, di grande impegno e particolare delicatezza”. In effetti non solo a Carrara ma anche nell’intero territorio di Massa mancava una struttura diocesana con queste caratteristiche fin dal 1859, anno in cui un importante Collegio dei Gesuiti per l’educazione dei giovani, ubicato a Massa e attivo da pochi anni (e, precisamente, dal 1852), era stato costretto alla chiusura a seguito della soppressione locale degli Ordini religiosi da parte del governo massonico di quel periodo. La progettazione architettonica del complesso fu affidata dapprima all’architetto Franco Menconi poi affiancato dall’architetto Petrucci, mentre la progettazione strutturale, una volta designata la soluzione architettonica definitiva, venne affidata all’ing. Terenzio Detegni e all’ing. Gastone Zanetti. Questa fase vide l’elaborazione di numerose soluzioni alternative, documentate da disegni a penna china del periodo (alcuni dei quali tuttora conservati presso l’archivio del Centro) contenenti, in particolare, rappresentazioni assonometriche e prospettiche; questa cura nella fase progettuale ben evidenzia la percezione, da parte dei progettisti e della stessa Curia, dell’importanza che il complesso doveva andare ad assumere nella vita cittadina e, quindi, della necessità di una soluzione architettonica che sottolineasse adeguatamente questo ruolo. Nelle diverse opzioni presentate si propongono differenti trattamenti dei prospetti dell’edificio che si affaccia su via 7 Luglio (la cui volumetria e forma planimetrica rimane, tuttavia, a meno di piccole modifiche, sempre la stessa nelle varie proposte), variando in particolare la disposizione e il dimensionamento delle aperture; per quanto riguarda l’edificio del teatro ed il fabbricato di raccordo, si ravvisa, nelle diverse proposte, una più accentuata variabilità volumetrica (anche se la forma di pianta dei fabbricati rimane sempre rettangolare) e diverse scelte di posizionamento della disposizione dei fabbricati; ad esempio in uno dei disegni conservati presso il Centro, l’edificio del teatro viene disposto esattamente a novanta gradi rispetto alla soluzione poi realizzata.
In ogni modo i lavori di costruzione degli edifici dovettero iniziare abbastanza presto e procedere speditamente, come testimoniato da quanto riferisce il Padre Luigi Manino nel diario di casa dei Padri Gesuiti (ai quali era stata affidata dal Vescovo la fondazione e la direzione dell’opera) e cioè che già il 7 dicembre 1961 i religiosi potevano traslocare dalla residenza provvisoria di Piazza Alberica, nella casa già parzialmente ultimata di via 7 Luglio n. 3; a tale proposito si legge quanto segue: “Novità particolare di questo 1961 della residenza di Carrara è stato l’ingresso dei Padri nella nuova casa… accogliente, raccolta, attrezzata in modo conveniente”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Progetto di recupero e riqualificazione del Centro Giovanile Diocesano di Carrara

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Orsini
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Pisa
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria Edile-Architettura
  Relatore: Domenico Taddei
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 97

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