Il Risk Management in banca: modelli, strumenti e strategie

Per rischio operativo si intende, cosi come definito dal Comitato di Basilea, il rischio di subire “perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni97”. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, ossia il rischio di perdite derivanti da violazioni di leggi o regolamenti, da responsabilità contrattuale o extra-contrattuale ovvero da altre controversie; non sono invece inclusi i rischi strategici e di reputazione.
Uno degli aspetti più innovativi dell’Accordo sul capitale delle banche, noto come Basilea II, è rappresentato dalla previsione del requisito patrimoniale sui rischi operativi. L’introduzione di requisiti minimi di capitale ( primo pilastro di Basilea II) e di modelli di misurazione e gestione in relazione a nuove tipologie di rischio, oltre ai rischi di mercato e a quelli di credito, da parte delle autorità di vigilanza sul sistema bancario, si inserisce in un contesto caratterizzato da un crescente grado di concorrenzialità, che ha comportato un incremento dell’instabilità e della complessità che le banche si trovano a fronteggiare nella quotidiana operatività98.
La Banca d’Italia all’interno della circolare del 27 dicembre 2006, intitolata “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”, ha sottolineato come la necessità di una specifica disciplina in materia di rischi operativi “è da ricondurre all’accresciuta esposizione delle banche a tale categoria di rischio determinata, tra l’altro, dall’incremento delle dimensioni aziendali , dalla complessità delle strutture organizzative e distributive, dall’innovazione finanziaria, dal ricorso a schemi giuridici complessi nell’attività operativa”.