Appartenenza religiosa e pratica politica. I valori etici ed il comportamento di voto dei cattolici nell’Italia della Seconda Repubblica

La società civile non sembra molto influenzata né dalla Chiesa né dalla politica, come risulta anche dai dati Itanes del 2006.
Si rileva come la popolazione italiana ed i praticanti assidui si schierano riguardo ad una proposta di legge che attribuisca alcuni dei diritti e dei doveri delle coppie sposate alle coppie conviventi. Il 62,2% degli italiani è propenso ad approvare una norma di questo genere, mentre il 34,8% vi si oppone. Tra i cattolici che partecipano abitualmente almeno alla liturgia domenicale, il 50,6% è contrario alla legalizzazione delle convivenze ed il 46,5% favorevole. La maggioranza degli italiani appoggia la regolamentazione delle coppie di fatto, mentre la maggioranza dei praticanti assidui non la crede opportuna. Mentre nella popolazione il divario tra favorevoli e contrari ad una legge sulle convivenze è molto ampio, il peso dei due gruppi di praticanti assidui è quasi equivalente.

Altra questione è quella di equiparare le unioni omosessuali a quelle eterosessuali.
Rispetto all’eguaglianza tra unioni omosessuali ed eterosessuali sia la maggioranza degli italiani che dei praticanti assidui si dice contraria. L’opposizione ad un riconoscimento di eguali diritti alle coppie di fatto, indipendentemente dal sesso dei loro componenti, però è assai più forte tra le persone che partecipano settimanalmente al culto.
Il 70,2% dei praticanti assidui non approva un equiparazione tra le convivenze degli omosessuali e degli eterosessuali, contro il 52,3% della popolazione. Al contrario, sono favorevoli a concedere stessi diritti e doveri ai due generi d’unione il 43,3% degli italiani ed il 27,8% di coloro che si recano abitualmente almeno alla messa domenicale.
L’omosessualità non è ancora culturalmente accettata dagli italiani in genere e dai praticanti assidui in particolare. Molti sono disposti ad accordare alcuni dei diritti e dei doveri tipici del matrimonio alle convivenze tramite una legge, ma ben pochi sono propensi ad estendere tale tutela legale alle coppie omosessuali.

Un sondaggio di Swg eseguito nel 2006 su un campione di 850 individui di cui 412 sono praticanti assidui mentre gli altri frequentano la messa almeno una volta l’anno conferma quanto dedotto dai dati Itanes. La percentuale di persone favorevoli a una legge che riconosce legalmente le coppie di fatto eterosessuali è maggiore tra i praticanti saltuari, 61%, rispetto ai praticanti assidui, 53%. In entrambi i subcampioni, però, la maggioranza degli interpellati condivide approva una legalizzazione delle convivenze.