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Pubblica amministrazione e marketing territoriale. Il caso del CEIPiemonte Agency

Internazionalizzazione: CEIPiemonte Agency

Con il termine internazionalizzazione si intende un aumento dell’accessibilità e della mobilità di dati, idee, informazioni e capitali che ha luogo in contesti spesso molto distanti geograficamente e che rendono il contesto socioeconomico sempre più esposto a concorrenza e cambiamenti. Nella disciplina di marketing spesso il termine viene adottato con molteplici significati , tuttavia per la mia tesi due sono gli ambiti nei quali la strategia di attrazione è orientata: quella rivolta all’attrazione di imprese e investimenti sul proprio territorio, e quella volta a sviluppare attività e progetti da parte di attori già presenti che intendono espandersi, anche all’estero.
Va sottolineato, come illustrerò nel caso del Piemonte, che i differenti aspetti della strategia non si escludono ma risultano spesso complementari.
Entrambi infatti hanno come obiettivo lo sviluppo di una relazione che non si può esaurire nel momento dell’insediamento ma che deve mirare a creare una partnership duratura nel tempo precisando con chi concretamente si intende gestire la relazione e su quali tematiche generali. Vi saranno specificità differenti a seconda delle caratteristiche ambientali, ma si possono individuare alcuni punti ricorrenti come la collaborazione in progetti di sviluppo sostenibile, la promozione di relazioni tra l’impresa estera e specifici attori economici locali e il miglioramento delle condizioni ambientali in funzione della produttività delle attività svolte nel territorio.
Nell’orientamento all’attrazione estera è fondamentale l’attività di comunicazione dell’identità territoriale accompagnata al continuo scouting internazionale e di accompagnamento del potenziale investitore sul territorio.
La comunicazione delle offerte localizzative deve essere focalizzata sull’intero contesto territoriale per non rischiare una scorretta percezione dell’offerta da parte degli investitori. Una leva molto efficace nell’implementazione di queste politiche è il sostegno pubblico volto alla riduzione dei costi di impianto e di gestione ma va ricordato che per un solido radicamento che abbia risvolti significativi e che possano sul lungo termine portare insediamenti in un’ottica “brownfield” bisogna valorizzare gli asset territoriali. Favorendo lo sviluppo di relazioni con attori del luogo, fornendo servizi all’impresa con rapporti di natura concertativa si svilupperà una solida rete di interscambio che da sola porterà risultati significativi sviluppati collettivamente. Competere con altri territori sulla base esclusiva di incentivi economici non può essere un fattore unico ma facilmente imitabile ,oltre che dannoso per il territori stesso ( Caroli 2011).
Nel caso del Piemonte, territorio caratterizzato da una gran percentuale di PMI, bisogna analizzare cosa possono significare questi concetti. In riferimento a realtà aziendali con meno di 10 addetti, la scelta di operare anche all’estero da un lato, apre opportunità di crescita e riposizionamento competitivo, dall’altro comporta inevitabili rischi legati ad operare in un contesto ignoto. Il percorso di introduzione ai mercati esteri deve quindi essere costruito per gradi iniziando a focalizzarsi sul proprio prodotto, ripensare le strategie, strutturare la nuova organizzazione, cogliere i fattori di competitività e quelli distintivi della propria impresa. Questo processo risulta tuttavia complesso e trova spesso impreparati gli imprenditori che si trovano a dover far fronte al nuovo mercato di riferimento che è, o deve rapidamente diventare, quello della zona euro anche per le piccole imprese ( Bramanti et al. 2010, p.13). Di conseguenza l’obiettivo delle politiche regionali per l’internazionalizzazione deve consistere nel far comprendere ai soggetti meno esperti e che si affacciano per la prima volta su questi mercati le nuove regole del gioco. I risultati da ricercare non devono essere quelli di un incremento significativo sulla bilancia commerciale, ma di far acquisire consapevolezza dei meccanismi e delle nuove logiche di mercato alle imprese, che inizialmente si tramuteranno in pochi punti percentuali di export, anche su fatturati modesti. Per far acquisire tali strumenti alle PMI bisogna operare con azioni di accompagnamento e formazione personalizzata, che richiedono competenza e un progetto unitario orientato al medio-lungo periodo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Pubblica amministrazione e marketing territoriale. Il caso del CEIPiemonte Agency

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Informazioni tesi

  Autore: Mattia Scattolin
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Francesca Gambarotto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 84

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Parole chiave

marketing
amministrazione
pubblica amministrazione
sviluppo
digitalizzazione
internazionalizzazione
sostenibile
territoriale
p.a.
siti web istituzionali
ciclo di vita del territorio
comunicazione del territorio
comunicazione ed eventi
regional investment contract

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