La cooperazione internazionale sulla lotta all'evasione fiscale: il fenomeno delle società off shore nei paradisi fiscali

Per cooperazione fiscale internazionale si intendono tutte quelle procedure stabilite da norme di rilevanza trasnazionale, che consentono a più Amministrazioni fiscali di instaurare rapporti diversificati con l'obiettivo comune rivolto allo scambio reciproco di informazioni, all'eliminazione di fenomeni di doppia tassazione, al reciproco riconoscimento dei rispettivi istituti fiscali e tributi nazionali e a quant'altro faciliti un fattivo allineamento tra Amministrazioni fiscali straniere.
Tale cooperazione ha assunto particolare rilevanza e, soprattutto, migliorato i propri strumenti di realizzazione, soltanto negli anni più recenti, laddove fenomeni economico-finanziari internazionali quali liberalizzazione valutaria, globalizzazione economica, sviluppo dei moderni mezzi di comunicazione (telefonia, internet, ecc.), diffusione di società multinazionali, hanno richiesto la presenza di un fisco sempre più preparato a seguire lo spostamento dei flussi di ricchezza per finalità sia di prevenzione dell'evasione fiscale sia di realizzazione di equa tassazione (al fine cioè di scongiurare situazioni di doppia imposizione).

Occorre innanzitutto sottolineare che tutte le notizie, gli atti, i documenti e, in generale, gli elementi che vengono acquisiti in un altro Stato in virtù di norme bilaterali o multilaterali di cooperazione fiscale amministrativa possono essere utilizzati dallo Stato in forma ufficiale soltanto se acquisiti in base alle disposizioni medesime e nello scrupoloso rispetto delle procedure in esse descritte. La cooperazione fiscale internazionale nasce inizialmente come semplice scambio di informazioni, per poi diventare negli ultimi anni uno strumento di attività di intelligence per rilevare la potenziale diffusione in Italia del fenomeno evasivo. Gli ordinamenti tributari nazionali sempre più spesso sono chiamati a disciplinare situazioni in cui sussiste un reciproco interesse all’attuazione della collaborazione internazionale in materia tributaria.

La progressiva evoluzione in senso globale dell’economia internazionale di mercato, caratterizzata da una considerevole mobilità dei fattori della produzione e da una accentuata delocalizzazione di attività produttive ed interessi economici, anche in territori connotati da legislazioni fiscali di favore nonché da regimi di riservatezza più o meno totale, pone all’attenzione di ogni singolo ordinamento il problema di monitorare tale complesso fenomeno al fine di evitare pregiudizi per l’economia domestica. Prendendo coscienza della sempre maggiore mobilità dei contribuenti, del crescente numero delle operazioni transfrontaliere e della globalizzazione degli strumenti finanziari, con la normativa in materia di scambio di informazioni si mira ad introdurre strumenti idonei a consentire un corretto accertamento dell’entità delle imposte, prendendo atto che è estremamente difficoltoso gestire il sistema fiscale domestico in assenza di informazioni provenienti da altri Stati. La necessità di tutelare le entrate erariali ha indotto ad accrescere la collaborazione tra Amministrazioni fiscali al fine di individuare forme di cooperazione atte ad agevolare il perseguimento della tax compliance in uno scenario globalizzato.