Skip to content

Fede e obbligo morale negli scritti di Etty Hillesum

La “psicologia analitica” junghiana

L'indirizzo della psicologia di Carl Gustav Jung, che egli definì con l'espressione “psicologia analitica” per distinguerlo da quello freudiano, costituisce uno dei retroterra formativi del pensiero di Spier e, attraverso la mediazione di quest'ultimo, della Hillesum, la quale lesse e citò le seguenti opere di Jung:

Psicologia analitica e concezione del mondo, II problema fondamentale della psicologia contemporanea, La donna in Europa, II significato della psicologia per i tempi moderni, Simboli della trasformazione ed Energetica psichica. Di queste ho preso in considerazione le prime due poiché da esse la Hillesum estrasse le citazioni più estensive.

Psicologia analitica e concezione del mondo è la versione scritta di una conferenza tenuta a Karlsruhe nel 1927. In essa Jung tenta di chiarire il nesso esistente fra la Weltanschauung e la sua psicologia partendo dalla definizione dei due termini. Per quanto riguarda il primo di essi, Jung sostiene l'esistenza di una pluralità di “atteggiamenti di fronte al mondo” e la possibilità che essi siano consci o inconsci: solo nel primo caso si può parlare propriamente di “visione del mondo”.

Ognuno di noi, quindi, possiede un particolare atteggiamento nei confronti del mondo, mentre non tutti possiedono una consapevole visione del mondo. Quest'ultima è importante perché da essa dipende la visione che l'uomo ha di sé stesso: “Non si può infatti vedere il mondo senza vedere sé stessi, e così come noi vediamo il mondo vediamo anche noi stessi (...) Avere una visione del mondo significa creare un'immagine del mondo e di sé, sapere che cosa è il mondo e che cosa siamo noi”.

L'immagine che abbiamo del mondo non è una verità assoluta, ma una semplice ipotesi e ogni esperienza e/o forma di conoscenza contribuiscono a costruire, modificare, distruggere l'immagine iniziale. Mentre la psicoanalisi freudiana ha fatto propria la visione del “materialismo razionalistico” dominante in Occidente dalla fine del '700 e diametralmente opposta a quella del “misticismo”, la “psicologia analitica” riconosce che non ha in sé una visione del mondo, ma può offrire le sue conoscenze per costruirne una più complessa, profonda e ampia e, in particolare, “il contributo più importante che la psicologia analitica ha potuto recare alla nostra visione del mondo è (...) la nozione che esistono contenuti inconsci i quali pongono irrecusabili esigenze o irraggiano influssi con cui la coscienza, volente o nolente, deve fare i conti.

Tale affermazione introduce uno dei concetti-chiave della ricerca scientifica junghiana, quello di “inconscio collettivo”: “I contenuti dell'inconscio collettivo sono i risultati delle funzioni psichiche della serie degli antenati, sono dunque, nel loro insieme, un'immagine naturale del mondo, confluita e condensata da un'esperienza di milioni di anni. Queste immagini sono mitiche e quindi simboliche perché esprimono l'accordo del soggetto sperimentante con l'oggetto sperimentato”.

Da questo saggio la Hillesum trascrisse nel suo diario i seguenti due brani: “La psicologia analitica è in questo senso una reazione contro l'esagerato razionalismo della coscienza, la quale, cercando di generare processi indirizzati, si isola dalla natura e così strappa l'uomo dalla sua naturale storia e lo trapianta in un presente razionalmente limitato, che si estende al breve periodo fra la nascita e la morte.

Questa limitazione genera un sentimento di accidentalità e d'insensatezza che ci impedisce di vivere la vita con quella ricchezza di significati che essa richiede per essere completamente vissuta. La vita, si appiattisce e non rappresenta più compiutamente l'uomo”; “più alto che la scienza o l'arte fini a sé stesse sta infatti l'uomo, creatore dei suoi strumenti.

Non siamo mai più vicini all'eccelso mistero di tutte le origini che quando conosciamo il nostro Io, che c'illudiamo di avere sempre conosciuto. Ma le profondità dell'universo ci sono più note che le profondità dell'Io, dove possiamo udire quasi direttamente l'Essere e il Divenire creatori, ma senza comprenderli”.

Del primo brano la Hillesum riscrisse più volte l'affermazione: “vivere la vita con quella ricchezza di significati che essa richiede per essere completamente vissuta” per esprimere, a mio parere, quel nuovo modo di sentire la vita che stava cominciando a sgorgare in lei e che, diventò col tempo una visione consolidata.

In esso Jung vuole esprimere l'idea secondo cui la sua psicologia mira ad integrare nella coscienza dell'individuo contemporaneo iper-razionale l'uomo naturale o primitivo che partecipa dell'eternità della natura e che giace, rinnegato, sul fondo del primo: “(la) natura in noi, che in apparenza giace profondamente sepolta dietro di noi, e contro la quale noi ci siamo trincerati dietro le mura della ragione.

Da ciò nacque quel conflitto con la natura che la psicologia analitica cerca di risolvere non con il ritorno alla natura di Rousseau, ma persistendo nello stadio razionale felicemente raggiunto e arricchendo la nostra coscienza con la nozione dello spirito naturale”. Nel secondo brano mi sembra che si ribadisca l'antica saggezza contenuta nel comando socratico “conosci te stesso”. Tale conoscenza porta alle “profondità dell'Io”, cioè a quella parte di psiche che ha ramificazioni in ogni forma di vita e che Jung chiamò “collettiva”.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Fede e obbligo morale negli scritti di Etty Hillesum

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Valentina Milandri
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1999-00
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Pier Cesare Bori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 104

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi