Skip to content

Il testamento biologico

La condizione locked- in syndrome

Bisogna considerare il fatto che ci sono altri casi, in un certo senso ancora più drammatici. Si tratta di quelle persone che, o per incidente, o per una malattia degenerativa, rimangono perfettamente consapevoli del loro stato, con quindi tutte le loro facoltà mentali intatte, ma con tutte le altre capacità (motorie, respiratorie ecc...) definitivamente compromesse. Sono individui consapevoli, capaci, ma imprigionati dentro il loro stesso corpo.
La situazione appena descritta viene definita in medicina come locked-in syndrome (letteralmente chiuso dentro) o sindrome del chiavistello, perché ciò che accade in sostanza, è che un soggetto si ritrova intrappolato, murato dentro al proprio corpo.
E' una condizione nella quale il paziente è cosciente e sveglio, in quanto è caratterizzata da tetraplegia, diplegia facciale, paralisi labio-glosso-faringea, paralisi laringea, con conservazione della mobilità oculare, coscienza e funzioni mentali integre e possibilità di stabilire un codice di comunicazione tra paziente e l'esterno; infatti si distingue dallo stato vegetativo (di cui si parlerà in seguito proprio perché è una diversa condizione) perché nonostante in entrambe le condizioni sia presente uno stato di vigilanza (wakefulness), solo nella locked-in ad essa si accompagna la consapevolezza di sé e dell'ambiente (awareness), con funzioni cognitive più o meno integre.
In pratica, sono individui con una paralisi completa di tutti i muscoli volontari, ma intatti dal punto di vista cognitivo. Spesso comunicano con altre persone codificando la chiusura delle palpebre oppure muovendo i loro occhi, dato che questo è l'unico movimento che sono in grado di compiere.
Questo tipo di pazienti, sono perfettamente coscienti, sanno dove si trovano le loro braccia e gambe, e, a differenza dei pazienti paralizzati, possono ancora percepire sensazioni tattili e dolorifiche.
La locked-in syndrome può essere dovuta a differenti patologie, tra cui: trauma cranico, malattie del sistema cardiocircolatorio, overdose da farmaci, danno a cellule nervose provocato da alcune malattie degenerative. Sfortunatamente, nella maggior parte dei casi non avviene un recupero, per cui, queste persone sono costrette a rimanere in una tale condizione per il resto della loro vita.
A volte, non sempre, può capitare che questi individui chiedano, attraverso i limitati mezzi di comunicazione che hanno a disposizione, di interrompere le terapie cui vengono sottoposti contro la loro volontà. Chiedono questo, anche se ciò significa perdere il bene più prezioso: la vita, visto che per loro non è più degna di essere vissuta.
Sono casi strazianti che pongono problemi molto differenti rispetto a quelli analizzati in precedenza, in cui c'era un rifiuto preventivo a qualsiasi terapia, quando questa non era ancora cominciata: lì si chiedeva al medico di non fare alcunché. Qui, il paziente, consapevolmente, chiede al medico di fare qualcosa per interrompere una terapia già iniziata o per iniziarne un'altra per lenire il dolore in vista di una morte dignitosa (generalmente ciò che viene chiesto è il distacco da macchine che consentono la respirazione artificiale).
Per affrontare questi casi, occorre muovere da ulteriori norme del nostro ordinamento, soprattutto da alcuni articoli del nostro codice penale; in particolare bisogna ricordare l'art. 579 c.p. (omicidio del consenziente) in base al quale "Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui è punito con la reclusione da sei a quindici anni", e l'art. 580 c.p. (istigazione o aiuto al suicidio) secondo cui "Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima".
Inoltre va anche considerato l'art.17 del codice di deontologia medica rubricato “Eutanasia”, secondo il quale "il medico, anche su richiesta del paziente, non deve effettuare né favorire trattamenti finalizzati a provocarne la morte". Questa disposizione deve essere accompagnata dalla lettura dell'art. 39 (Assistenza al malato a prognosi infausta) in base a cui "in caso di malattie a prognosi sicuramente infausta o pervenute alla fase terminale, il medico deve limitare la sua opera all'assistenza morale alla terapia atta a risparmiare inutili sofferenze, fornendo al malato i trattamenti appropriati a tutela, per quanto possibile, della qualità della vita".

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il testamento biologico

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Gloria Miconi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Camerino
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: classe 15
  Relatore: Francesco Rizzo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 189

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

anticipate
attuale
autodeterminazione
autonomia
biologico
consenso
cure
dichiarazioni
dignità
diritto
eluana
englaro
incapacità
informato
malato
morire
permanente
persistente
rifiuto
stato
testamento
trattamento
vegetativo
volontà

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi