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Un esempio di didattica del lessico: le parole della guerra e dell'esercito nei testi letterari latini

La cultura letteraria a Roma: gli studi di grammatica

Quando Roma cominciò il suo apprendistato letterario, la letteratura greca aveva iniziato la propria parabola discendente; i Romani attinsero perciò al mondo ellenistico, abbellendo le opere con parole esotiche, le glossae, dei gioielli ricavati dagli antichi repertori:

initium quoque eius mediocre extitit, siquidem antiquissimi doctorum, qui idem et poetae et semigraeci erant (Livium et Ennium dico, quos utraqu lingua domi forisque docuisse adnotatum est) nihil amplius quam Graecos interpretabantur, aut siquid ipsi Latine composuissent praelegebant. (Svetonio, De grammaticis et rhetoribus, I.)

Nel mondo romano il dibattito sulla lingua fu presto molto acceso, dal momento che gli studiosi si divisero tra sostenitori dell’anomalia e cultori dell’analogia. Elio Stilone tentò una conciliazione delle posizioni tra le due scuole. Fu, però, Varrone, suo discepolo, che impostò in modo più organico ed articolato il discorso, rivelandosi un moderato analogista. Egli ritenne, infatti, che le parole nascessero dall’uso, da un atto spontaneo, ma era convinto che la lingua, quella da tutti utilizzata per comunicare, fosse disciplinata da regole alle quali ogni nuovo elemento linguistico deve sottostare.

I primi studiosi della propria lingua, dunque, furono proprio i Romani. Così sulla scia di Stilone, Varrone si interessò con solerzia alla ricerca etimologica, facendola risalire ad istituzioni ed usi antichi. Ma i suoi campi di indagine, fin dalla giovinezza, spaziarono anche nel campo della grammatica e della lingua (v. De antiquitate litterarum e De lingua latina).

Non rimane nulla del De verborum significatu del grammatico d’età augustea Verrio Flacco che compose un’opera in forma di glossario alfabetico di termini difficili o desueti. Come nelle opere di Varrone, l’interesse grammaticale era connesso con la ricerca antiquaria; i singoli lemmi offrivano l’occasione all’autore per excursus sull’antica Roma e sui popoli italici, intessuti di citazioni da scrittori antichi e spesso poco conosciuti.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Un esempio di didattica del lessico: le parole della guerra e dell'esercito nei testi letterari latini

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Informazioni tesi

  Autore: Michela Manente
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario - Indirizzo linguistico-letterarioIndirizzo linguistico-letterario
Anno: 2008
Docente/Relatore: Massimo Manca
Istituito da: SSi Veneto - Università Ca' Foscari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 31

FAQ

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