L'intelligenza collettiva passa per il Web?

Data la riflessione realistica del fatto che oggi la pubblicazione va ben oltre la fotocopia, ben oltre la forma fissa, vi è piuttosto un pensare collettivamente in tempo reale; data anche la presa visione del fatto che oggi grazie all’esplorazione di linguaggi tramite radio, televisione, e ancor più grazie all’esplorazione di quello che succede in Internet, nel Word Wide Web, ognuno è alla pari dell’altro con la conseguenza che ognuno ha le stesse possibilità, passiamo ad osservare, vedere ed analizzare se l’abbattimento di vecchie barriere a modificato anche il concetto di spazio e tempo.
Tutti noi pensiamo che lo spazio sia infinito, e che il tempo cominci qui e finirà da qualche altra parte. Questa è la visione del tempo unilaterale, irreversibile e storico. Ma nella rete non c’è spazio. C’è il tempo. Non c’è spazio, ma non usciamo fuori dal tempo nella rete, usciamo fuori solo dallo spazio. Lo spazio è stato conquistato. La realtà virtuale è la conquista dello spazio. Ormai sappiamo tutto dello spazio, ma non sappiamo nulla del tempo. Grazie all’innovazione di sistemi di comunicazione, si è modificato il nostro ambiente di “prossimità”, le cose che prima apparivano lontane si avvicinano e rientrano all'interno del nostro spazio dell'esperienza, dello spazio che ci circonda, dello spazio che divideva saperi e intelligenze, dello spazio che viviamo. Ma nonostante così tante e colossali evoluzioni dello spazio, non è ancora possibile, e forse mai lo sarà, espandere il tempo. Il nostro tempo è fermo, non va all’indietro e tanto meno non possiamo ampliarlo. Dunque non confondiamo tempo e spazio come se fossero la stessa cosa nella rete. Non c’è spazio nella rete, ma ci sono un mucchio di costruzioni temporali. La velocità è l’essenza di Internet.
Noi viviamo abbastanza bene nella dipendenza della rapidità d'operazione dei nostri computer. I romani inventarono i secondi, i minuti e l'ora. Ora viviamo a velocità completamente nuove, che sono diventate unità di vita reale che possiamo misurare. La nostra relazione con lo spazio ha subito delle trasformazioni abbastanza radicali.
Ogni volta che si sopprime dello spazio, si risparmia il tempo che ci vuole per attraversare quello spazio. Grazie all’invenzione sempre più aggiornata e presente nei giorni nostri della realtà virtuale e dei sistemi interattivi, si parla sempre più di “tempo reale”. Il tempo reale è un gesto che è seguito immediatamente da una reazione. Ma nella rete il tempo reale è esteso perché non è il tempo solare.
Se si manda un messaggio, e l’altro non lo riceve per tre ore, il tempo reale dura fino al momento in cui l’altro non si è collegato e risponde. Questa estensione del tempo è un approccio diverso al nostro modo di distribuire la nostra vita, al nostro modo di organizzare la nostra vita.