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Doparie: Partecipazione Consapevole

Le Doparie e gli istituti di democrazia diretta

La Costituzione italiana prevede tre istituti di democrazia diretta: la petizione (art. 50 cost.), l’iniziativa legislativa popolare (art.71 comma 2 cost.) e il referendum abrogativo (art.75 cost.).

Le petizioni su internet sono un atto di presenza virtuale, che si consuma nel tempo di un click, rendendo l’elettore virtuale appagato temporaneamente e candidato a ritornare nell’oblio del mondo simulato. Il referendum, per sua natura giuridica, è rivolto a tutto il corpo elettorale che spronato dai media, svolge il ruolo di spettatore passivo.

Inoltre, almeno in Italia, è di tipo abrogativo e prevede il quorum, escamotage utilizzato dagli avversari per invalidare il risultato. L’iniziativa legislativa popolare, a sua volta per la modalità applicativa è lungi dall’essere strumento per “sollecitare uno scambio intellettuale tra simpatizzanti, iscritti, attivisti e leader”[Articolo scientifico Doparies sulla rivista Sage Open (October – December 2011 vol. 1), www.dopariepress.altervista.org 03/09/2015].

Con questo non si intende esautorare i tre istituti, né tanto meno sostituirli, né dichiararli inopportuni, rimangono ancora pregiati strumenti di democrazia diretta, ma è evidente come i tre istituti, al di là della loro articolazione (iniziativa legislativa popolare e referendum abrogativo) e dell’uso virtuale riferito alla petizione, non raggiungono l’obiettivo postosi dalle Doparie: “ricreare la connessione tra partiti società civile attraverso la partecipazione degli iscritti, simpatizzanti e elettori ”.
La Doparia è un dialogo tra partiti e loro sostenitori, né prevedono un quorum a differenza del referendum.

I risultati che scaturiscono da un referendum, che abbia superato il quorum sono vincolanti, mentre le scelte scaturite dalle doparie potrebbero anche non esserlo. A tale proposito esiste un dibattito tra chi sostiene il “vincolo delle scelte” e chi non lo ritiene necessario. L. Bobbio è convinto che:

“nulla è più frustrante, per chi partecipa, di accorgersi che le conclusioni raggiunte collettivamente dopo tanto impegno sono ignorate, strumentalizzate o distorte dai policy makers”. [Cit. di Luigi Bobbio ripresa da - “Doparie: cosa sono?” IL PENSATOIO DELLA RICERCA http://laral.istc.cnr.it/rcalabretta/pensatoio/doparie_cosa_sono.html - 15/09/2015]

Questa posizione, seppur legittimata dall’impegno collettivo dei cittadini, risuona come premessa verso una democrazia diretta, che senza i giusti contrappesi sfocerebbe nel populismo (nella sua accezione spregiativa), nemico della democrazia. Le doparie non prescindono dalla presenza necessaria dei partiti, che rimangono cinghia di trasmissione tra Stato e società civile. È qui che riposa l’argomentazione di fondo sostenuta dalle doparie, ovvero ridare ai partiti il loro ruolo attraverso la partecipazione della società civile in uno scambio dialettico.

Dall’altro canto, sempre Bobbio, riguardo al potere vincolante delle scelte, sostiene che:
“la mancanza di potere vincolante costituisce un suo punto di forza, perché permette interazioni meno imbrigliate, favorisce l'informalità dei rapporti tra i partecipanti, consente loro di confrontarsi in modo aperto senza posizioni precostituite e di inventare soluzioni nuove”. [Cit. di Luigi Bobbio ripresa da - “Doparie: cosa sono?” IL PENSATOIO DELLA RICERCA http://laral.istc.cnr.it/rcalabretta/pensatoio/doparie_cosa_sono.html - 15/09/2015]

Il tutto sostenuto dalla concezione weberiana sull’etica della responsabilità, in cui la stessa è indissolubilmente connessa alla politica, in quanto non perde mai di vista le conseguenze “dell’agire razionale rispetto allo scopo”.
Infine, a causa della loro meccanica, le Doparie non possono essere utilizzate quotidianamente, in quanto si applicano a decisioni cruciali, che richiedono tempo.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Doparie: Partecipazione Consapevole

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Catalano
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2014-15
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Angelo Chielli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 89

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