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E-book: innovazione disruptive?

Mercato immaturo

"E' il libro cartaceo a rimanere nell'immaginario collettivo, compreso nel mio, come fonte di conoscenza e sapere. Leggere da un e-book sarebbe, perlomeno per me, come comprare il pane da un ferramenta." (Studente intervistato)

Il peso della tradizione e dell'abitudine in Italia è sempre molto forte, così come una certa diffidenza verso il nuovo e il cambiamento: infatti, stando ai risultati del questionario, l'88,9% degli intervistati predilige il libro tradizionale all'e-book. Analizziamo i motivi di questa quasi unanime preferenza.

"Perchè non riesco a concepire di leggere un libro che non sia cartaceo. La sensazione di sfogliare, il profumo della carta stampata: tutti piccoli particolari che sono elementi essenziali del rito della lettura. Inoltre credo che leggere da un supporto multimediale possa affaticarmi la vista, soprattutto dopo aver passato molto altro tempo davanti allo schermo del computer." Studentessa intervistata.

Diversi sono i motivi per cui il libro tradizionale viene preferito all'e-book:

-CONSERVAZIONE: Una collezione di libri è più affascinate di una di file. La gente ama conservare e mostrare tutto ciò che preserva. Perchè si ama il libro? Perché dà la sensazione che rimanga nel tempo;

-SENSI: la lettura è u n'esperienza sensoriale. Si ama l'odore delle pagine, il rumore della pagina sfogliata, la ruvidezza della carta al tocco. E' un rapporto personale, quasi emotivo che l'e-book difficilmente potrà rimpiazzare;

-QUESTIONE DI ABITUDINE E TRADIZIONE: la lettura è u n rito, un rito impresso nell'immaginario collettivo;

-IGNORANZA: il 96,1% degli intervistati non ha mai acquistato un e-book nella sua vita.

-PORTABILITA': il libro si porta ovunque, senza doversi portar dietro aggeggi tecnologici;

-RIFIUTO DELLA TECNOLOGIA: la nostra società passa già troppo tempo davanti a degli schermi (TV, Computer, cellulare), la lettura è un momento di pace, rilassante, di fuga dalla nostra realtà, a volte troppo tecnologica e alienante;

-PROBLEMI FISICI: molti ritengono stancante la lettura davanti a uno schermo. La maggior parte di essi, però, non ha mai sperimentato la lettura davanti a un dispositivo dedicato ne ha mai visto uno schermo a inchiostro e-ink;

-INTERAZIONE FISICA: i passi del libro si sottolineano, ai margini si possono prendere appunti;

-PREZZO: il 35% degli intervistati ritiene che l'e-book costi più del libro cartaceo.

Sebbene l'e-book possa essere venduto a un prezzo minore, l'interazione fisica possa essere ulteriormente incrementata, i problemi fisici che provoca ridotti col miglioramento della visibilità dello schermo, esso non potrà comunque mai rimpiazzare l'esperienza sensoriale e la ritualità della lettura che il libro tradizionale offre ne riuscirà mai a nutrire lo spirito di conservazione che ci contraddistingue. In questo senso, risulta davvero difficile dare delle ragioni d'acquisto agli amanti dei libri.
L'11,1% degli intervistati che dichiarano di privilegiare l'e-book giustificano la loro preferenza, adducendo come motivazioni il rispetto dell'ambiente, la maggiore praticità, economicità e facilità di trasporto e il minor ingombro che l'e-book permette.

NESSUN FILTRO EDITORIALE
Spesso la semplicità con cui un e-book può essere venduto fa si che finiscano in rete qualsiasi tipo di testo, da quello di valore a quello che ne è privo.

LIMITATA DISPONIBILITA' DI TITOLI E-BOOK IN ITALIANO
Ci sono 9000 titoli e-book in italiano, che rappresentano circa l' 1,5% del numero di titoli cartacei.

RAPIDA OBSOLESCENZA TECNOLOGICA
Lo sviluppo tecnologico rende i devices di lettura obsoleti in poco tempo.

SUPPORTO
Finché non si raggiungerà uno standard di formato condiviso a livello internazionale, in Italia non è possibile leggere titoli comprati in Italia sui 2 dispositivi più diffusi a livello mondiale, quelli della Amazon e d ella Apple. In aggiunta a ciò, determinati software di lettura funzionano solo con determinati tipi di devices: ad esempio il Microsoft Reader può essere letto solo su Windows e palmari.

PROBLEMA DIRITTI D'AUTORE
In Italia non ci sono leggi specifiche a riguardo della difesa dei diritti d'autore relativi agli e-book: a livello internazionale, opera un gruppo mondiale di standardizzazione MPEG21, a cui partecipano la Microsoft e le maggiori casi discografiche e cinematografiche, allo scopo di controllare le copie distribuite in rete e garantire il rispetto dei diritti d'autore.
Per quello che riguarda la situazione italiana, il patrimonio librario viene convenzionalmente suddiviso in 3 categorie:
1-opere fuori diritti
2-opere orfane, su cui non si sa a chi attribuire il diritto d'autore
3-opere digitalizzate per fini commerciali

Per la prima categoria, sono nate diverse iniziative di digitalizzazione dei testi allo scopo di renderle accessibili a tutti, tra cui annoveriamo quella implementata da Google Books, seppur tra tante critiche: molti infatti ritengono rischioso affidare il patrimonio librario di interi stati ad un privato. Non a caso, secondo una ricerca dell'AIE sugli autori italiani del ‘900 inseriti in Google Books, la società di Mountan View è stata accusata non solo di definire "fuori commercio" libri che in realtà non lo sono, con gravi danni per i diritti d'autore, ma anche di presentare molti refusi nelle opere digitalizzate. Inoltre spaventa l'accordo che l'azienda ha stretto con gli editori americani, che le consente di inserire pubblicità nei testi digitali in cambio del 63% dei ricavi destinati agli autori. "Viene il dubbio che questa operazione di digitalizzazione, presentata come un'azione culturale, sia in realtà una mera operazione commerciale, per vendere più pubblicità e guadagnare ingenti ricavi." Così afferma, Roberto Cicala, in un'intervista del 30/10/2009 alla redazione di "Presenza", rivista dell'Università Cattolica. Per le opere orfane, negli Usa è stato creato un fondo apposito nel caso di rivalsa dei diritti d'autore: in Italia la situazione è statica e del problema non se ne discute.

PIRATERIA
Dato l'elevato prezzo degli e-book, è molto probabile che si sviluppino fenomeni di pirateria che finiranno per danneggiare non solo gli editori, ma anche gli stessi scrittori che non potranno godere pienamente dei diritti d'autore.

SISTEMI DI PROTEZIONE
I DRM, Digital Rights Management, sono una sorta di firma digitale che impedisce la copia del testo digitale e che vengono adottati da quasi tutte le case editrici del mondo per evitare ingenti perdite e per difendere i diritti d'autore.
Tuttavia, i DRM provocano disagi ai lettori, che non possono consultare il testo prima di averlo comprato e, una volta scaricato in un dispositivo, sono impossibilitati a trasferirlo in un altro di loro proprietà (ad esempio, Pc e iPhone). Per questi motivi, si sono registrati fenomeni di pirateria, come è anche successo per l'industria della musica.
Altre società, come Simplicissimus, hanno invece deciso di usare Bookworm, un watermark che opera contrassegnando il testo digitale con i dati del possessori una volta aperto: l'e-book, contrassegnato permanentemente, resta sempre accessibile dal legittimo proprietario.

PROBLEMA DELLO STANDARD
Il formato OEB, sviluppato dall'Open eBook Forum, ora EPUB, è l'unico standard aperto, senza sistemi di protezione, e non proprietario del settore: è uno standard intermedio, nel quale il testo viene codificato per poi essere utilizzato e declinato dagli editori/distributori in base ai vari clienti target (differenti software e dispositivi di lettura).
Invece 2 sono i principali standard proprietari:

1-Microsoft Reader e Mobipocket, che sono direttamente compilabili dal formato OEB. Microsof Reader è uno dei migliori programmi di lettura in circolazione, con gli svantaggi di funzionare solo su determinati dispositivi e di avere un sistema di protezione davvero restrittivo, che in alcuni casi impedisce all'utente di poter leggere un testo digitale su diversi dispositivi di proprietà.
Mobipocket, realizzato da una piccola società francese, è utilizzato soprattutto per i computer palmari; accanto agli e-book, è predisposto per la lettura delle e-news e degli e-document.

2-Adobe eBook Reader, che utilizza il formato PDF, è sempre orientato più al computer da scrivania che ai palmari e il suo formato non è esattamente compatibile con un testo destinato alla lettura, come quello dell'e-book, in quanto il PDF nasce come linguaggio per la descrizione di un formato stampa. Tuttavia, l'Adobe propone meccanismi di protezioni meno restrittivi e limitanti di quelli proposti dalla Microsoft.
Sebbene, Microsoft ha raggiunto una posizione di vantaggio rispetto alla Adobe, non è ancora chiaro quale sarà lo standard che verrà adottato: ciò ovviamente crea notevoli svantaggi ai consumatori.
Google Books, recentemente entrato nel mercato, sta cercando di trovare una soluzione per conciliare le esigenze degli editori, che vorrebbero il massimo della protezione, con quelle degli clienti, che richiedono la possibilità di godere della lettura dell'e-book in ogni device di proprietà: la filosofia della società è infatti "all about choice, so you can use just about any device you own to read any book, anywhere."
Secondo un articolo pubblicato sull'Economist, la società sembra essere sulla buona strada:
"With eBooks, meanwhile, Google seems to have successfully reconciled all that consumers want from digital reads—ie, the ability to access content easily on different platforms—with the publishers' desire to restrict reading to a buyer or his family. Not quite free as a bird, then, but as unencumbered as one in a rather large aviary."

Questo brano è tratto dalla tesi:

E-book: innovazione disruptive?

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Informazioni tesi

  Autore: Elisa Malintoppi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Salvatore Vicari
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 44

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