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Ermeneutica del testo letterario assisitita da calcolatore – Modelli e metodi di analisi testuale, morfosintattica, valutazione semantica e rappresentazione transmediale

Noam Chomsky: internismo vs esternismo

Il secondo padre fondatore della linguistica contemporanea è l’americano Noam Chomsky che s’impose alla comunità scientifica internazionale fin dal 1957 con la sua rivoluzionaria opera Syntactic Structur.

La sua teoria chiamata “grammatica generativo-trasformazionale” è stata ed è tuttora una pietra miliare e un costante riferimento per le scienze linguistiche contemporanee. Ma al contrario dell’approccio strutturalista di De Saussure che partiva dalla teoria dei segni e dalla semantica, basate sulle convenzioni sociali e la comunicazione, Chomsky fonda la grammatica generativa sulla sintassi, sulle regole combinatorie dei costituenti gli enunciati e sulla natura biologica e personale della facoltà linguistica dell’uomo.

La teoria chomskyana infatti è molto di più di una teoria linguistica: è una teoria forte di filosofia del linguaggio, cui si può dissentire ma che non può essere ignorata. Abbiamo visto come per De Saussure e Wittgenstein il significato dipenda dalla comunità linguistica che lo usa e come il linguaggio sia pubblico.

Chiamiamo questa posizione, convenzionalmente, come esternista: il linguaggio è eterogenito. Per Chomsky invece il significato dipende da concetti che sono dati biologicamente all’interno della mente umana: il linguaggio è individuale. Questa posizione viene chiamata internista e il linguaggio è omogenito.

Per giungere a tale posizione Chomsky mutua dalla matematica il concetto di ricorsività o funzione ricorsiva19: «la proprietà di un insieme finito di mezzi, quali sono appunto i dispositivi grammaticali di una qualsiasi lingua, di produrre un insieme virtualmente infinito di enunciati».

Ora questo insieme infinito di enunciati non può essere memorizzato a priori nelle cellule cerebrali, bensì lo può uno schema di regole che possa generare quella varietà di enunciati e di lessemi che vengono usati nella vita quotidiana. Quindi nel nostro cervello sono depositate in modo innato e primitivo solo queste regole di composizione del linguaggio compresa la “funzione ricorsiva”.

«Supponiamo che un bambino dotato della facoltà del linguaggio come parte del suo patrimonio innato venga posto in un ambiente sociale dove si parla italiano. La facoltà del linguaggio seleziona i dati rilevanti dagli eventi che avranno luogo nell’ambiente; utilizzando i dati in un modo determinato dalla sua struttura interiore, il bambino costruirà una lingua, l’Italiano, o più propriamente quella variante dell’Italiano alla quale è esposto.

Questa lingua è ora incorporata nella mente. Quando il procedimento è completato, il linguaggio sarà al livello maturo ottenuto dalla facoltà del linguaggio. La persona allora parlerà e comprenderà questa lingua».

Per quanto riguarda la specificità umana della facoltà linguistica Chomsky concorda: «… le prove empiriche suggeriscono che le più rozze caratteristiche del linguaggio umano superano di molto le capacità di scimmie che per altri versi sono intelligenti, come la capacità di volare o l’istinto di ritornare verso casa che possiedono i piccioni superano le possibilità dell’uomo.

La facoltà del linguaggio non è solo una caratteristica essenzialmente unica della specie umana, per quanto ne sappiamo, ma anche comune alle varie razze… Il linguaggio che si sviluppa in questo modo, ampiamente determinato dalla nostra comune natura biologica, ha profonde relazioni con il pensiero e la comprensione e costituisce una parte essenziale della nostra natura».

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ermeneutica del testo letterario assisitita da calcolatore – Modelli e metodi di analisi testuale, morfosintattica, valutazione semantica e rappresentazione transmediale

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Sartori
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Marco Pedroni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 228

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