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Psicodramma: storia, metodologie ed i primi contatti formativi

Portata e Limiti dello Psicodramma Analitico collettivo Secondo Anzieu

Secondo lo psicanalista Didier Anzieu questo tipo di formazione era soggetta a limiti; l'esperienza deve essere limitata a causa del tempo, per il fatto che i partecipanti si conoscono e studiano insieme il più delle volte, che l'animatore è nello stesso tempo insegnate e che i sessi sono rappresentati in modo disuguale. Il problema è sapere quale sia, in queste condizioni, la portata dell'esperienza, senza produzione e rielaborazione della nevrosi di transfert, il suo valore psicoterapeutico resta limitato. Il valore dimostrativo è incontestabile, ma possiamo attribuirgli un valore formativo?
In quale misura la sensibilizzazione dell'inconscio, che cerca di suscitare, non si trasforma in una riorganizzazione più difensiva contro l'inconscio stesso e, alla fine, nel suo occultamento sembra una domanda. Si può formulare la seguente riserva: la formazione mediante lo psicodramma analitico collettivo consiste essenzialmente in un gioco con l'inconscio; si gioca a conoscerlo ma non lo si conosce veramente. Giocando si familiarizza con la propria dinamica dei processi psichici primari, ma non si chiarisce tale dinamica e non si arriva a padroneggiare il “Dis-occultamento”. Si gioca davvero, ma non ci si impegna davvero nella messa in questione e nell'analisi del sé.

Dall'altra parte, ci sono anche constatazione positive secondo Anzieu:
- L'interesse per lo Psicodramma analitico è considerevole in molti di coloro che ne hanno fatto esperienza;
- La relazione pedagogica insegnante-studente si trova trasformata più rapidamente che ricorrendo ad altri metodi;
- Alcune inibizioni fondate sul desiderio di apprendere (la pulsione epistemofilica) vengono tolte, almeno parzialmente e provvisoriamente;
- Il desiderio di proseguire una formazione professionale è rafforzata;
- La Mentalizzazione, cioè la fomentazione interiore delle rappresentazioni e degli affetti nel preconscio, è intesa nei partecipanti, anche se non si coinvolgono, anche se le sedute sembrano vuote o caricaturali.

Queste constatazioni positive sono state confermate da altri tipo di esperienza psicodrammatica. Infatti, l'uso dello psicodramma può essere estremamente variato senza che perda la sua efficacia. Accanto allo psicodramma con ritmo settimanale per la durata di un trimestre, di un semestre o di un anno, i compagni d'equipe di Anzieu hanno sperimentato, con frutto, altre formule: sia intensive (con sedute cumulate nello spazio di una mezza giornata nel corso di una settimana o ogni quindici giorni), sia miste (alternando sedute di gruppo di diagnosi e psicodramma nel corso di una sessione intensiva della durata di almeno 4 giorni, o di un seminario della durata di almeno una settimana).

In maniera generale, lo psicodramma permette di cominciare una sessione, un seminario, un ciclo di formazione, anche un intervento in un’istituzione, togliendo le resistenze correnti, assicurando il “ riscaldamento” preliminare e il coinvolgimento dei partecipanti, liberando la loro spontaneità creatrice, creando un clima di gruppo che favorisca e stimoli l'approccio inconscio individuale attraverso la dinamica dell'inconscio gruppale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Psicodramma: storia, metodologie ed i primi contatti formativi

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Informazioni tesi

  Autore: Alberto Canari
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2012-13
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Rosapia Lauro Grotto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 91

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Parole chiave

formazione
psicologia dinamica
psicoterapia
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origini storiche psicodramma
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