Progetto e realizzazione di una camera magnetica per prove di controllo d'assetto

Dalla tabella 1 riportata nel paragrafo 3.2 e dalle considerazioni svolte precedentemente sembrerebbe ottimale considerare un sistema costituito da quattro bobine quadrate di lato 2m, con bobine interne alla distanza reciproca di 0.416m. Dalla tabella 3 dello stesso paragrafo ci si rende conto però che realizzare un sistema formato da sole due bobine di lato maggiore di 2.1m(e con distanza reciproca di conseguenza) porta a dei risultati migliori per la deviazione mentre per la disuniformità risultati migliori si ottengono per lato delle bobine maggiore di 2.4m. Dalla stessa tabella si deduce che un sistema costituito da due bobine quadrate di lato 2.5m possa essere quello adatto per la nostra applicazione. Come si vedrà in seguito, i cavi avvolti attorno al supporto di alluminio, formeranno praticamente una bobina ottagonale irregolare. Dalle analisi svolte nei paragrafi precedenti possiamo dire che ciò non risulta essere un problema, perché i risultati che si ottengono sono molto simili. Un problema che potrebbe verificarsi per un sistema di questo tipo potrebbe essere una limitata accessibilità. In realtà le due bobine saranno poste alla distanza reciproca di 1.440m e quindi pensando al sistema finale, costituito da 6 bobine (2 per ogni direzione principale) si comprende come il problema dell’accessibilità sia relativo a un oggetto con superficie maggiore, più grande di (1.4014x2)m2, più che sufficiente per la nostra applicazione e per ipotetiche applicazioni future. Altri fattori essenziali da valutare sono la tensione, la corrente e quindi il numero di avvolgimenti e la sezione del filo da avvolgere sulla struttura di alluminio da progettare, che permettano di ottenere il valore del campo magnetico voluto. Ciò sarà discusso nel capitolo successivo.