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I Concerti Per Corno Di Wolfgang Amadeus Mozart

Sinfonia Concertante per quartetto di fiati K 297 B/b

Apriamo in ordine cronologico il nostro percorso tra le principali opere per corno solista di Mozart con appunto, la Sinfonia Concertante K 297 composta a Parigi nel 1778 sotto commissione dell'impresario parigino Jean Le Gros, direttore all'epoca dei Concerts Spirituels, una stagione concertistica organizzata durante i periodi di festività religiose, la prima tra le due sinfonie concertanti composte da Mozart.
Sappiamo da fonti certe – una lettera di Mozart al padre del 5 aprile 1778 – che gli esecutori a cui era indirizzata l'opera erano tutti solisti provenienti dall'orchestra di Mannheim, tutti dei grandi virtuosi: Ramm all'oboe, Wendling al flauto, Ritter al fagoto e Giovanni Punto al corno. Quest'ultimo è stato uno dei maggiori cornisti della storia, veniva addirittura acclamato dalla critica del XVIII secolo come uno dei più grandi, se non il più grande suonatore di cor basse mai esistito fino a quel momento.

Anche se il suo nome suggerisce origini italiane, Giovanni Punto o meglio, Jan Václav Stich nacque in Boemia, a Žehušice nel 1746, lavorò presso la corte del conte Johann von Thun, grazie al quale poté studiare musica, perfezionandosi in corno anche con grandi musicisti dell'epoca, tra i quali il già citato Anton Joseph Hampel. Verso i vent'anni, pienamente conscio delle sue grandi doti da virtuoso, Stich, assieme ad altri musicisti della corte del conte von Thun, decise di scappare per cercare fortuna altrove. Ovviamente, questo fatto non andò a genio al conte che non voleva perdere il giovane talento infatti, mandò dei suoi servitori alla ricerca di Stich affinché gli rompessero gli incisivi e di conseguenza, fare in modo che non potesse più suonare il corno. Arrivato in Italia, Jan Václav Stich decise di italianizzare il suo nome in Giovanni Punto per sfuggire dalle grinfie del conte.

Una volta conquistata la libertà, la fortuna e la fama di Giovanni Punto non fecero altro che crescere.
Oltre che scrivere numerosi concerti per corno di propria penna, a lui vennero dedicate importantissime opere per quanto concerne il repertorio cornistico, tra queste appunto, la Sinfonia Concertante per fiati di Mozart e la Sonata per corno e pianoforte in Fa Maggiore Op. 18 di Ludwig van Beethoven, scritta nel 1800 in seguito a un incontro tra i due che furono, tra l'altro, i primi esecutori della sonata.
Punto morì nel 1803 a causa di una pleurite, malattia assai comune tra i fiatisti dell'epoca, e al suo funerale venne eseguito il Requiem di Mozart.
Tuttavia, ritornando alla Sinfonia Concertante, la versione che ci è giunta oggi non rispecchia l'organico indicato da Mozart nella sua lettera al padre.
La Sinfonia Concertante che conosciamo noi oggi è stata scoperta nel 1868 da Otto Jahn (1813 – 1869), compositore, archeologo e critico d'arte, e non risulta essere un manoscritto originale, anche se dalle analisi stilistiche l'opera è comunque attribuibile a Mozart.

La differenza più evidente è presente nell'organico del concertino, che vede il clarinetto al posto del flauto.
Tuttavia, non è da escludere che questo rimaneggiamento dell'organico del concertino potrebbe essere stato effettuato proprio dalla mano del compositore stesso in un periodo successivo, molto probabilmente quello viennese – dal 1781 in poi –, durante il quale Mozart entrò in contatto col clarinettista Anton Stadler (1753 – 1812), che conobbe molto probabilmente nel 1781 a Vienna a seguito dall'esecuzione della Serenata in Mib Maggiore K 375 per harmoniemusik costituita da due clarinetti, due corni e due fagotti.
Anton Stadler, non solo virtuoso dello strumento, fu anche una figura fondamentale per l'evoluzione tecnica del clarinetto e del corno di bassetto.
L'incontro con Mozart, il quale rimase colpito dall'abilità del musicista, diede una grande spinta alla evoluzione del repertorio per questo strumento (l'ultimo concerto per strumento e orchestra che Mozart scrisse fu proprio quello per clarinetto e orchestra K 622 in La Maggiore) e per i suoi ambiti di utilizzo (il clarinetto vide un progressivo aumento del suo impiego in ambito orchestrale, per esempio).
Tornando alla Sinfonia, questa è strutturata in tre movimenti ed è scritta nella tonalità di Mib Maggiore, come la seconda che scrisse Mozart per violino e viola, la più famosa delle due.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I Concerti Per Corno Di Wolfgang Amadeus Mozart

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Informazioni tesi

  Autore: Mattia Ximenes
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Conservatorio di Musica L. Canepa di Sassari
  Facoltà: Corno Francese
  Corso: Corno Francese
  Relatore: Gavino Mele
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 62

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