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La Promozione d’Immagine delle Citycar – Il Caso Smart

Dal petrolio alla mobilità ecosostenibile, il futuro è alle porte

Le attuali “Smart” e “iQ” commercializzate rappresentano la punta di un iceberg che, negli ultimi anni, si sta freneticamente sviluppando in profondità, lontano da occhi indiscreti, e che solo in questi mesi sta iniziando la procedura di risalita in superficie. Il riferimento è ai progetti di mobilità eco-sostenibile e all’affiancamento, accanto ai motori endotermici, di propulsori elettrici. Sono davvero tante le proposte di citycar elettriche che i Costruttori stanno presentando al pubblico nei vari saloni mondiali dell’automobile, oppure tramite la pubblicazione su internet di render, teaser, fotografie digitali o ricostruzioni grafiche. Viene fatta menzione delle principali creazioni, tenendo però conto che nuove idee e nuovi modelli stanno nascendo dalla fantasia dei progettisti. L’elenco è in ordine alfabetico poiché, in questa sede, non si vuole privilegiare un Costruttore piuttosto che un altro.

- Bmw: potrebbe aver scelto “i-Setta” come nome per il quarto Brand del gruppo, dedicato al progetto dell’auto elettrica “Megacity”, nell’ambito del “Project i”. La scelta della “Isetta”, anche se con una piccola modifica alla dizione, è un omaggio alle origini del marchio tedesco e viene dato ormai per certo, soprattutto alla luce del nuovo spot ideato per il museo Bmw, dove le riproduzioni della storica utilitaria sono diventate protagoniste. Dopo l’annuncio della collaborazione con Bosch e Samsung per le batterie al litio, Bmw è quindi lanciata verso questa nuova sfida, in una fascia di mercato inedita e con una data di lancio, il 2015, più lontana rispetto alla concorrenza.
La “i-Setta” del terzo millennio potrebbe avere le forme della Peugeot “BB1”, interessante concept car presentata dalla “Casa del Leone”. Questa operazione rientrerebbe nell’ambito dell’accordo stipulato tra la Casa bavarese e Psa. Il gruppo d’oltralpe e Bmw già collaborano per i propulsori di piccola cilindrata ed in futuro concentreranno le proprie attività al fine di contenere i costi di progettazione e produzione. Se la citycar di Monaco dovesse derivare dalla “BB1”, avrebbe uno stile molto simile al render realizzato sulla base delle indiscrezioni circolate a riguardo. Restano da chiarire, però, molti lati oscuri di questa poco probabile joint-venture. Infatti, la Peugeot “BB1” è una vettura a trazione anteriore e, quindi, sarebbe in contrasto con la filosofia progettuale di Bmw. Inoltre, se la concept francese dovesse essere prodotta, non è noto se manterrà una delle sue particolarità tecniche, vale a dire la presenza del manubrio al posto del volante di guida.

- Honda: propone la concept car “EV-N”, simpatica utilitaria lunga tre metri, forse meno, e spinta da un propulsore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio. La “EV-N” ha un pannello solare sul tetto, sedili sfoderabili e dall’imbottitura pressoché assente per ottimizzare lo spazio interno.

- Lotus: al progetto della citycar elettrica si sta interessando “Lotus Engineering”, il reparto ingegneristico della Casa sportiva inglese. Le ricostruzioni diffuse da Lotus lasciano intendere che si tratti di una concept car delle dimensioni di una “Smart ForTwo” e dotata di un motore elettrico da 50 cv, alimentato da una batteria agli ioni di litio posizionata sotto il pavimento e ricaricabile in circa tre ore e mezzo. La citycar elettrica di Lotus avrà un’autonomia di 50 chilometri e una velocità di punta di 105 km/h. I designer di Hethel hanno studiato un abitacolo per poter accogliere quattro persone e la struttura della vettura sarà composta da alluminio pressato e vari materiali compositi. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Promozione d’Immagine delle Citycar – Il Caso Smart

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Informazioni tesi

  Autore: Daniele Palma
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma
  Facoltà: Scienze Della Comunicazione, Informazione, Marketing
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Mauro Covino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

FAQ

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