Donne e media: analisi della situazione occupazionale nel Friuli-Venezia Giulia

Il Servizio Pari Opportunità della Regione Friuli Venezia Giulia è stato istituito nel 2006 con un obiettivo ben preciso ossia attenuare le differenze uomo–donna, sviluppare una conoscenza di genere a partire dalla scuola e iniziative di formazione post universitaria per favorire l'accesso delle donne alla vita politica. La legge regionale 23/90 offre di ottenere finanziamenti per "Progetti di azioni positive degli Enti locali tese ad espandere l'accesso al lavoro, i percorsi di carriera ed incrementare le opportunità di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale delle donne". A vent'anni dall'emanazione, è ancora uno degli strumenti più utili per sostenere le Pari opportunità uomo-donna. Si prevede uno stanziamento di 400.000,00 euro per l'erogazione di un contributo nella misura massima del 90% del costo complessivo dei progetti presentati dagli Enti locali regionali. I bandi devono rientrare in due topologie: progetti di azioni positive volti a sostenere attività medesime e già avviate o oppure per la qualificazione o riqualificazione professionale delle donne. I criteri secondo i quali vengono scelti sono: pertinenza, originalità, efficacia, complessità, fattibilità e progettualità.
Ci sono molti motivi per cui le donne vogliono partecipare alla vita economica: l'innalzamento di livello di istruzione femminile, la crescita dell'instabilità coniugale, l'aumento dell'aspettativa della vita, crisi economica ecc. Esistono anche dei bandi fatti per favorire la conciliazione casa-lavoro.
In particolare si vogliono offrire orari flessibili alle donne che con figli piccoli ossia quelli che frequentano ancora l'asilo e le scuole primarie. Si è previsto un stanziamento di 1.050.000,00 euro per l'erogazione di un contributo, nella misura massima del 90% del costo complessivo dei progetti presentati dagli Enti locali e dai soggetti di diritto pubblico o privato con sede operativa nella Regione FVG.