L'informazione attraverso il reportage sociale: il ruolo e gli effetti nella società

Abbiamo parlato nel primo capitolo dell'obiettività degli articoli di giornale e dell'intera testata nel trasmettere notizie. Riguardo al reportage abbiamo sostenuto come una caratteristica che lo differenzia dal testo giornalistico di altro genere quale ad esempio la cronaca nera o gli articoli di politica economica, è la forte rilevanza dell'autore all'interno del reportage, dove per forte presenza intendiamo la sua forte presenza, tale da essere rilevata da parte del pubblico, del suo pensiero e della sua identità.

Dopo aver spiegato come differenti modi attraverso cui l'obiettività viene accantonata nel giornalismo con conseguente effetto manipolatorio sul pubblico più o meno grave, abbiamo affermato, mediante la voce di esponenti nel campo dei media e della linguistica, come l'obiettività linguistica sia sostanzialmente impossibile da realizzarsi.

Di conseguenza è possibile aggiungere che anche il condizionamento sul pubblico da parte dei media è potenzialmente sempre possibile, in quanto l'autore «è un principio funzionale attraverso cui, nella nostra cultura, si limita, si esclude, si sceglie; in breve, attraverso cui si impedisce la libera circolazione, la libera manipolazione, composizione, decomposizione e ricomposizione di un testo» (Faucault 1979:179).

I mezzi di comunicazione di massa hanno un'influenza piuttosto accentuata sulle culture in quanto, essendo una irrinunciabile fonte di informazioni sulla realtà del mondo, l'esposizione che le culture occidentali hanno è elevatissimo.

Occorre tenere in considerazione inoltre, che i mass media sfruttano differenti canali per la trasmissione delle notizie, dalla carta stampata al canale video, alle fibre ottiche alla banda larga di internet. I media operano quindi a un livello multidimensionale il che gli consente di raggiungere con facilità un'ampia fetta di pubblico. Quindi «in generale la società mediale ha un impatto fortissimo e radicale sull'arte e sulle forme culturali in genere: si tratta di un effetto in parte di trasformazione, in parte di assimilazione» (Tota 1999:42).

Abbiamo ricordato nel capitolo 2 di come in ogni caso, benché i testi giornalistici possano essere sottoposti a un processo di canonizzazione, la dimensione cognitiva di ogni individuo si differenzia da quella degli altri, pur condividendone la cultura e i valori. Per questo è stato notato come anche i processi di framing e priming non necessariamente hanno sull'audience gli effetti manipolatori per cui vengono messi in atto.