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The Unesco Creative Cities Network: il caso di Milano "città letteraria" 2017

Milano: Città Creativa Italiana della Letteratura 2017

Il grande network virtuoso delle Città Creative UNESCO è un fenomeno sempre più in crescita ed in continua ricerca di componenti che facciano della loro industria creativa e dell’impegno nella sua promozione un valore aggiunto.
Riuscire a far parte del network vuol dire, infatti, considerare la creatività un elemento strategico per lo sviluppo sostenibile nei suoi profili economico, sociale, culturale ed ambientale.
Nel 2017 la Rete si è ampliata: 64 nuove città designate Creative Cities, tra cui Milano per il campo creativo della Letteratura, cuore, insieme alla lingua, dell’identità culturale italiana.

Per l’Italia la nomina di Milano come prima Città Creativa italiana della Letteratura è stato una grande e fondamentale riconoscimento; un traguardo che ha permesso al Bel Paese di entrare in un circuito internazionale anche da un altro punto di vista, per l’appunto, con la letteratura, e che non è solo un riconoscimento del passato o del presente, ma soprattutto una qualifica che guarda al futuro; i libri, infatti, contribuiscono alla costruzione e alla condivisione della memoria dei nostri ottimi risultati per le generazioni future.
Il dossier per la candidatura è stato presentato il 9 Ottobre 2017 a Parigi, sede dell’UNESCO, dall’assessore alla Cultura Filippo del Corno, il quale ha così parlato della città e della candidatura:

Milano ha a cuore l’elemento della lettura come strumento di conoscenza, l’allargamento dei lettori che si rivolge anche a sfere in cui è difficile arrivare; con questa candidatura vogliamo dare ancora più visibilità alle nostre attività e sviluppare ulteriormente strategie attive di produzione, inclusione e promozione della lettura.

Inoltre, per Del Corno ottenere il titolo ha avuto il significato di “entrare in un network internazionale di città molto attivo”.
Ciò che ha portato al conferimento del titolo è stato innanzitutto l’impegno di Milano nel preservare e valorizzare il suo ricco bagaglio culturale e letterario, dimostrando di riuscire a mantenerlo vivo; inoltre, come città di autori, lettori e soprattutto editori, si caratterizza per la presenza di biblioteche, librerie, festival ed eventi letterari che sostengono e promuovono l’amore per la lettura.
Dal punto di vista storico si ricorda che ha dato i natali a scrittori come Alessandro Manzoni e Carlo Emilio Gadda, è stata il luogo in cui hanno vissuto Premi Nobel per la Letteratura, come Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Dario Fo e ha attratto scrittori famosi, tra cui Stendhal ed Hemingway. Infatti la città non è solo famosa a livello internazionale per la moda, lo stile, l’architettura, il design, lo spettacolo e la pubblicità, ma ha un ruolo di leader in fatto di libri e di lettura.
Per convincere l’UNESCO ad essere nominata, Milano ha proposto un programma ambizioso e articolato, basato su sei progetti: tre nazionali, relativi alla città, e tre internazionali, che chiamano in causa anche le altre Città della Letteratura, con iniziative basate sullo scambio e sulla condivisione.

I primi tre riguardano il rafforzamento dello sviluppo urbano sostenibile di Milano con i seguenti obiettivi:
* Rendere funzionante la promozione della cultura, attraverso l’organizzazione di eventi legati all’editoria e alla lettura, cosicché la città possa essere sempre più attraente;
* Consolidare il senso di cittadinanza;
* Favorire l’interculturalità;
* Sostenere, con progetti sostenibili per l’ambiente, la Smart City, una strategia che la città ha dal 2014, creata per il rafforzamento delle startup innovative e le aziende creative, con l’aiuto di diversi stakeholders.

Essi sono:
* “Le citta del libro”: lo scopo del progetto è di creare delle mappe pubblicate su carta, su media ed in formato interattivo, che rappresentano e documentano la produzione letteraria ed editoriale della città; esse potrebbero essere utilizzate anche per altri eventi già esistenti, come “Milan. Place to Read”, cioè una mostra che racconta la città come luogo di scrittori, lettori ed editori, e “Piedipagina”, una startup che crea passeggiate letterarie e per cui le mappe risulterebbero utili per lo sviluppo dell’itinerario; la banca dati de “Le città del libro” tiene conto anche di altri piccoli e grandi operatori nel campo della promozione del libro e della lettura, presenti sul territorio italiano: Torino, storica sede del Salone Internazionale del Libro, Roma con Più libri più liberi e con il Festival Letterature, Milano di BookCity, Cagliari di Leggendo Metropolitano e Tutte Storie, Mantova, Pordenone, Modena, Bologna, Genova, L’Aquila, Palermo, e ancora Courmayeur, Cortona, Sarzana, Gavoi, Lamezia Terme;
* “La lettura per tutti”: è un progetto che permette la diffusione della lettura; ad esempio, con “Lettori ad alta voce”, grazie ad alcuni cittadini che si offrono di leggere ad alta voce, si coinvolgono quei gruppi sociali più disagiati, con difficoltà psichiche o fisiche, immigrati, rifugiati, abitanti di quartieri difficili, o persone che si trovano in ospedali e carceri;
* “Incrociare i saperi creativi”, anche detto “Cross-pollination” dei settori culturali e creativi: questo progetto favorisce il dialogo tra i diversi settori della Città Creativa e l’instaurazione di rapporti sempre più stretti tra le comunità creative, con la valorizzazione della centralità della lettura e dei libri; ciò è reso possibile anche grazie ad eventi come il Bookcity Milano, di cui si parlerà successivamente.

I progetti internazionali invece hanno lo scopo di rendere Milano una città globale ed internazionale, con la responsabilità di contribuire a portare nel mondo l’immagine di una Milano e di una Italia diverse, attraverso la cultura. A questo proposito si possono così riassumere gli obiettivi, raggiungibili grazie allo scambio con le altre Città Creative:
* Favorire lo sviluppo sostenibile in ambito globale con scambi e condivisioni internazionali;
* Dare più opportunità ai giovani autori di talento internazionale;
* Sostenere l’internazionalizzazione per coloro che operano nella filiera del libro;
* Promuovere la sostenibilità urbana in società globalizzate.

Più precisamente essi sono:
* “Luoghi per leggere”: con esperienze come “Milan. Place to Read” e “Booksinitaly” si favorisce la diffusione del patrimonio letterario per mezzo di scambi di residenze per giovani scrittori e traduttori nel ruolo di rappresentanti delle letterature e delle culture nel mondo; per questo programma sono stati scelti come potenziali partner Edimburgo o Barcellona;
* “Autori, libri, professioni”: grazie al supporto delle altre Città Creative della Letteratura e in particolare Dublino o Praga, si realizza un laboratorio di ricerca di nuove professionalità e opportunità nel campo lavorativo del libro e per la realizzazione di nuove esperienze volte a biblioteche e librerie in un contesto multiculturale;
* “Spazi culturali per la creatività”: si sviluppano e ricercano nuovi luoghi culturali nell’ambito urbano, compresi hub, incubatori, centri e spazi multiculturali, in quanto professionisti dell’economia creativa e attori di processi innovativi relativi alla cultura; in questo caso i potenziali collaboratori individuali sono stati Dunedin e Cracovia.

Questo brano è tratto dalla tesi:

The Unesco Creative Cities Network: il caso di Milano "città letteraria" 2017

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Spanò
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze del Turismo
  Relatore: Paola Benigni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 90

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