Il nuovo caporalato

Se la maggior parte dell'attenzione storica e/o mediatica è verosimilmente dedicata al fenomeno agricolo i dati di fatto testimoniano come lo sfruttamento sia radicato anche in altri settori.
Oggi come in passato nell'edilizia spopola il fenomeno, colpendo in questo caso in larga parte le regioni del nord, con la Lombardia in testa.
Nel settore edile penso si possa ritenere che il fenomeno sia grave anche per i maggiori rischi a cui vanno incontro le maestranze nei luoghi di lavoro, basti pensare ai lavori sui tetti, piuttosto che sui ponteggi, i carichi pesanti e l'utilizzo di attrezzature pericolose.
Tutto questo si può tradurre in tristi episodi, di cui purtroppo a volte si legge sui giornali, di uomini, solitamente stranieri, magari in Italia clandestinamente o comunque soli, avendo lasciato la famiglia nei paesi di origine, che incappano in un grave infortunio, come può essere la caduta da un ponteggio, che vengono abbandonati da qualche parte, e non sempre nei pressi di una struttura sanitaria, da uomini senza scrupoli che non possono certo rispondere alle domande di rito di un qualunque medico di guardia al pronto soccorso sulla natura dell'infortunio.
Purtroppo l'epilogo di queste tristi vicende può essere, perdonate la crudezza, una salma abbandonata e l'arduo compito di fare chiarezza e di dare un nome al malcapitato spettante alle forze di polizia. […]