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Crisi e ristrutturazione di una grande impresa: il caso Enron

L’idea di scrivere questo lavoro nasce dalla volontà di approfondire lo studio delle crisi aziendali e dei processi di ristrutturazione proposti dalla letteratura in merito e di analizzare la vicenda di Enron, che è stato il capostipite dei crack finanziari che hanno segnato il 2002, per tentare di capire come questo e gli altri casi citati possano essere inquadrati nell’ambito più generale delle patologie aziendali.
La nostra trattazione si articola in cinque capitoli. Nel primo introduciamo l’argomento delle crisi aziendali offrendo una definizione del concetto di crisi che si serve soprattutto dei notevoli contributi offerti dalla letteratura italiana ed internazionale in merito; tentiamo di sottolineare l’importanza dell’individuazione e quantificazione delle cause oggettive e soggettive delle crisi aziendali e forniamo, inoltre, un’approssimazione di quello che, statisticamente, viene identificato come il percorso possibile delle situazioni patologiche coinvolgenti il sistema-impresa. Concludiamo infine l’argomento provando a considerare le crisi come un’opportunità per lo sviluppo delle imprese e non soltanto come un pericolo per la loro sopravvivenza.
Nel capitolo II introduciamo invece la teoria del turnaround come soluzione alle crisi d’impresa, proponendone il concetto, il suo percorso e i suoi aspetti strategici, economici ed organizzativi. In questo capitolo offriamo inoltre una panoramica dei principali sistemi internazionali di gestione delle crisi d’impresa, focalizzando l’attenzione sul sistema statunitense, di cui andiamo ad analizzare la procedura pubblica di chapter 11 o corporate reorganization e le soluzioni private-workouts e pre-packaged bankruptcy.
Nel capitolo III cominciamo ad analizzare invece il Gruppo Enron, offrendone una fotografia inerente il triennio 1998-2000: descriviamo la storia della società, le sue tappe più salienti di espansione e le sue aree di business più significative; offriamo inoltre una visione della sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale emergente dai bilanci ufficiali alla fine del 2000, proponendo un’analisi finanziaria del Gruppo attraverso delle riclassificazioni contabili costruite sui prospetti informativi, utili per trarre delle prime importanti conclusioni circa la salute dell’azienda.
Nel capitolo IV ripercorriamo invece sinteticamente le fasi del crollo di Enron, provando a spiegare quelle che, a nostro giudizio, possono essere considerate le cause del crack della società e tentando di comparare questo caso con la teoria delle crisi proposta nel capitolo I. In questa parte del lavoro offriamo inoltre una descrizione ed una valutazione degli artifici contabili che hanno permesso alla società di operare quell’aggressive accounting prima accennato e che, alla lunga, hanno condotto il Gruppo sull’orlo del fallimento. Sottolineiamo infine come tutto il general environment statunitense in cui Enron ha operato sia stato parte attiva nel processo di repentina espansione della società e di altrettanto repentino crollo del Gruppo.
Nel capitolo V, infine, analizziamo dapprima il processo di turnaround che ha coinvolto Enron dall’ammissione al chapter 11 fino al 31 dicembre 2000. In seguito offriamo una nostra valutazione sul percorso di ristrutturazione posto in essere, proponendo una nostra procedura di turnaround , alternativa a quella realmente effettuata, che, alla data in cui scriviamo, non sembra essersi conclusa con successo. Segue inoltre una rilettura del caso Enron utilizzando l’approccio sistemico allo studio delle organizzazioni imprenditoriali, che si rivelerà utile per offrire il nostro giudizio finale su questa vicenda, che, dal nostro punto di vista, offre dei nuovi spunti di indagine e di riflessione rispetto alle conclusioni teoriche a cui sono giunti, fino ad oggi, gli studi e le ricerche inerenti le crisi d’impresa.

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8 INTRODUZIONE Enron e Andersen, Worldcom e Global Crossing; e ancora: United Airlines e Adelphia, Kmart e Conseco. Il 2002 ha scritto un capitolo difficile da dimenticare nella storia della Corporate America. Sotto il peso di una recessione economica che ha chiuso un’espansione tra le più lunghe nella storia e di scandali finanziari che hanno fatto dimenticare anni di boom di Borsa, sono andate in crisi alcune delle stelle più luminose del firmamento aziendale USA. In tutto, secondo BankruptcyData.com, nell’ultimo anno hanno avviato le procedure fallimentari statunitensi 186 società quotate con 368 miliardi di dollari di attivo ( 1 ). Worldcom è stata la prima nella classifica dei fallimenti con i suoi 104 miliardi di assets; un rapido excursus dei principali gruppi finiti in amministrazione controllata rende subito chiare le dimensioni di una crisi da cui gli Stati Uniti impiegheranno presumibilmente molto tempo per riemergere. La crisi si è aperta a tutti gli effetti con il crack di Enron, ma già molto tempo prima che le vicende del Gruppo texano venissero in superficie, erano venute alla luce le prime notizie sui bilanci della belga “Lernout & Hauspie Speech Products”. Anche questa società aveva operato con dei comportamenti fraudolenti che avevano coinvolto banche ed altri attori in Europa, negli Stati Uniti e in Asia; dopo un’investigazione della “PricewaterhouseCoopers”, la L&H aveva ammesso irregolarità contabili e aveva richiesto la protezione dalla bancarotta. L&H è stata sostituita sulle prime pagine dei giornali da Enron nell’estate del 2001. La settima azienda americana per fatturato, leader del trading energetico, ha chiesto l’ammissione al Chapter 11 statunitense il 2 dicembre del 2001, schiacciata dal peso di debiti insormontabili e dall’apertura delle prime inchieste sui suoi libri contabili; la scoperta di manipolazioni dei bilanci che avevano gonfiato i profitti di centinaia di milioni di dollari attraverso l’uso di una vasta rete di oscure controllate ha conseguentemente lasciato l’America in uno stato di shock. ( 1 ) FONTE: www. BankruptcyData.com.

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Informazioni tesi

  Autore: Gianpaolo Abatecola
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Aziendale
  Relatore: Roberto Cafferata
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 190

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