Skip to content

I ''programmi integrati d'intervento'' come strumento di riqualificazione urbana

L’attuale sistema urbanistico italiano risulta, per molti aspetti, piuttosto obsoleto in quanto essenzialmente disciplinato dalla Legge Urbanistica Nazionale n.1150 (1942) che lo struttura secondo il sistema dello zoning. Attraverso lo strumento del Piano Regolatore Generale, si attua una suddivisione del territorio comunale secondo zone omogenee, ognuna delle quali deputata a realizzare una determinata funzione territoriale.
E’ evidente che in un sistema così rigidamente strutturato, l’iniziativa economica privata risulta sfavorita, limitandosi alla sola attuazione delle previsioni di piano regolatore demandate all’attività privata.
Nel corso degli anni, questa rigidità non ha consentito di fronteggiare in maniera appropriata le nuove problematiche del territorio e le pressanti esigenze dell’agenda urbana moderna.
Anacronismo e incapacità di stare al passo con i tempi sembrerebbero due costanti del rapporto tra piano regolatore e territorio, soprattutto se si pensa all’importanza delle scelte territoriali che, spesso, rappresentano un volano sia per l’economia della collettività che per lo sviluppo socio-culturale.
Rispetto agli anni sessanta, in cui si assiste ad un esordio della disciplina degli standard urbanistici piuttosto approssimativo anche se utile a fronteggiare la situazione di emergenza determinata dai processi di crescita urbana (con esigenze di ricostruzione e di espansione) è avvenuto un autentico cambiamento di rotta. L’odierno problema territoriale si ripropone nei termini di una riorganizzazione del tessuto urbano che ne migliori lo standard dei servizi per la collettività e la tutela dell’ambiente.
In uno scenario in costante evoluzione, considerando l’ormai cronica esiguità dei fondi pubblici per le necessarie trasformazioni territoriali, viene introdotto nell’ordinamento urbanistico l’istituto del Programma Integrato d’Intervento considerato l’archetipo della nuova generazione di strumenti urbanistici flessibili, basati sull’incontro delle volontà pubblico - private nella fissazione delle prescrizioni urbanistiche.
Questo nuovo tipo di programma, inaugura una serie di sistemi definiti successivamente con il nome di Programmi complessi, ponendosi come tentativo di rimediare alla ormai insanabile distanza tra i tempi della pianificazione urbanistica tradizionale e la necessità di bloccare il degrado crescente della città.
Distaccandosi dai tradizionali sistemi di pianificazione territoriale, tali programmi hanno rappresentato il primo passo verso il nuovo “tema” dell’urbanistica consensuale che, con le opportune cautele, sembra rappresentare uno strumento innovativo per la realizzare di operazioni territoriali di ampio respiro, nonché una soluzione efficace e strategica per la ridinamizzazione del territorio urbano.
Il Programma Integrato d’Intervento ha la sua origine normativa nell’art. 16 della legge n.179/92 e, per la Regione Abruzzo, nell’art. 30 bis della legge regionale n.18/83. Si tratta di un strumento urbanistico, quasi sempre in variante al piano regolatore, il cui contenuto è liberamente determinato dalle parti purché funzionale alla realizzazione di una riqualificazione ambientale in senso lato di un territorio circoscritto.
La funzione di riqualificazione urbanistico - edilizia - ambientale della zona interessata viene fissata dal legislatore attraverso la previsione di diverse funzioni e tipologie di intervento, successivamente formalizzate nel contenuto del contratto urbanistico (che attua il piano e realizza le funzioni).
Il programma integrato considera la realizzazione di nuovi edifici, il potenziamento di infrastrutture pubbliche esistenti (allargamento di strade e rifacimento di marciapiedi e dell’arredo urbano) la realizzazione di opere pubbliche e di interesse pubblico (scuole, teatri, parchi pubblici) il recupero del patrimonio edilizio esistente e definisce le diverse destinazioni d’uso insediabili su una determinata area. Affinché tutti questi interventi costituenti il piano si traducano in un programma integrato, è essenziale che si verifichi una riqualificazione territoriale, ovvero un miglioramento significativo della qualità urbana in senso lato che successivamente si riverberi sull’intero territorio.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
4 INTRODUZIONE L’attuale sistema urbanistico italiano risulta, per molti aspetti, piuttosto obsoleto in quanto essenzialmente disciplinato dalla Legge Urbanistica Nazionale n.1150 (1942) che lo struttura secondo il sistema dello zoning. Attraverso lo strumento del Piano Regolatore Generale, si attua una suddivisione del territorio comunale secondo zone omogenee, ognuna delle quali deputata a realizzare una determinata funzione territoriale. E’ evidente che in un sistema così rigidamente strutturato, l’iniziativa economica privata risulta sfavorita, limitandosi alla sola attuazione delle previsioni di piano regolatore demandate all’attività privata. Nel corso degli anni, questa rigidità non ha consentito di fronteggiare in maniera appropriata le nuove problematiche del territorio e le pressanti esigenze dell’agenda urbana moderna. Tutto questo ha giustificato il faticoso arrancare dei piani regolatori dietro allo sviluppo economico-sociale delle collettività insediate. Anacronismo e incapacità di stare al passo con i tempi sembrerebbero due costanti del rapporto tra piano regolatore e territorio, soprattutto se si pensa all’importanza delle scelte territoriali che, spesso, rappresentano un volano sia per l’economia della collettività che per lo sviluppo socio-culturale. Il tutto, partendo dall’ipotesi basilare che tali istanze risultino estremamente ravvicinate e osmotiche nella costituzione di un equilibrato assetto del territorio urbano. Rispetto agli anni sessanta, in cui si assiste ad un esordio della disciplina degli standard urbanistici piuttosto approssimativo anche se utile a fronteggiare la situazione di emergenza determinata dai processi di crescita urbana (con esigenze di ricostruzione e di espansione) è avvenuto un autentico cambiamento di rotta. L’odierno problema territoriale si ripropone nei termini di una riorganizzazione del tessuto urbano che ne migliori lo standard dei servizi per la collettività e la tutela dell’ambiente. Questo non sarebbe possibile senza mettere a fuoco le problematiche di un territorio esasperato, negli ultimi anni, dal degrado edilizio dei fabbricati esistenti, dalla mancanza di adeguati spazi pubblici, dalla necessità di potenziamento delle infrastrutture presenti e dalla creazione di nuove, dal degrado di parti della città in conseguenza della dismissione di impianti industriali e, non ultima, dall’esigenza di fronteggiare, con opportuni mezzi e rimedi, il problema dell’inquinamento acustico ed atmosferico. In uno scenario in costante evoluzione, considerando l’ormai cronica esiguità dei fondi pubblici per le necessarie trasformazioni territoriali, viene introdotto nell’ordinamento urbanistico l’istituto del Programma Integrato d’Intervento considerato l’archetipo della

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Orfeo Zaffiri
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Architettura
  Corso: Architettura
  Relatore: Paolo Urbani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 155

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

complessi urbanistici
consensuale
intervento riqualificazione
legge 179/1992
nuovo piano reglatore
partecipata
programma integrato intervento
programmi riqualificazione urbanistica
urbanistica

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi