Skip to content

L'apprendistato

Il contratto di apprendistato, definito per la prima volta in Italia dall’art. 2 della legge 19 gennaio 1955, n. 25, più volte modificata ed integrata, ha dato risposta a due richieste particolarmente conciliabili: da un lato il Governo e le organizzazioni sindacali dei lavoratori che puntavano ad un incremento dell’occupazione giovanile e dall’altro, la parte imprenditoriale che proponeva un uso più flessibile della forza lavoro.
Questa trattazione esaminerà, quindi, questo fondamentale istituto sin dalle origini valutando anche criticamente, la sua evoluzione storica, ponendo particolare attenzione su come era disciplinato in base alle fonti normative che lo hanno regolato nel corso degli anni.
Seguirà una prima analisi della riforma richiesta dal Parlamento con l’art. 2 della L. 14 febbraio 2003, n. 30 ed attuata dal Governo con il decreto legislativo del 10 settembre 2003, n. 276.
Ci soffermeremo sugli obbiettivi della legge delega e su quanti non siano stati comunque realizzati dal legislatore delegato.
Risulterà anche utile far notare che in questo contratto la parte formativa che dovrebbe costituire un elemento essenziale del contratto ha ormai perso la sua rilevanza, al punto tale da non entrare a formare parte della causa del contratto, ma è diventata una obbligazione accessoria a carico del datore, visto che viene ormai dato maggior spazio alle finalità occupazionali
Di particolare interesse risulterà poi analizzare il modo in cui la riforma dei contratti con finalità formative incide sul generale sistema delle fonti e, indirettamente sul sistema di relazioni sindacali. Quindi si andrà ad analizzare il modo in cui si affronta l’intrico delle competenze Stato-Regioni e il ruolo della contrattazione collettiva.
Seguirà l’analisi dettagliata della principale novità di questa riforma, ovvero l’analisi delle tre tipologie di apprendistato che sono andate a sostituire la singola preesistente, soffermandoci sulle problematiche ad esse collegate. Prima fra tutte lo scarso contenuto formativo.
Successivamente porremo in evidenza gli innumerevoli rinvii normativi del decreto legislativo, valutando quali erano effettivamente necessari e quanti hanno pericolosamente rallentato l’attuazione del nuovo sistema, producendo ritardi nelle procedure che invece si vogliono introdurre in tempi brevi.
L’analisi si conclude con un esame su cosa realmente è cambiato con questa riforma e su come ci si dovrà comportare in questa fase transitoria.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 1 LE ORIGINI E LE FONTI DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO Il contratto di apprendistato detto anche di tirocinio è uno dei più antichi rapporti di lavoro conosciuti ed utilizzati, fin dall’età delle corporazioni d’arti e mestieri 1 . A quei tempi, il prestatore d’opera era il maestro, titolare della bottega, che veniva ricompensato dall’allievo, o, meglio dalla sua famiglia, per l’insegnamento dell’arte o mestiere che gli impartiva e per il fatto che in genere l’allievo veniva ospitato e mantenuto nella casa del maestro e da questo educato 2 . Quindi, riassumendo, l’apprendistato era visto come l’insegnamento che il soggetto chiedeva al principale e che questi si obbligava a fornire in cambio di un corrispettivo pagato dal tirocinante. Nell’epoca moderna l’avvento dell’industrializzazione ha comportato la fine delle corporazioni e dei mestieri e l’avvio a lavoro di molti giovani e bambini, sottopagati e costretti a vivere in condizioni disumane e privi di ogni istruzione e formazione professionale, visto che il nuovo sistema industriale richiedeva l’esecuzione di mansioni semplici e ripetitive 3 . In quest’epoca il fenomeno di apprendistato è comunque sopravvissuto, ma le parti si sono capovolte, nel senso che non è più l’apprendista a pagare il maestro, ma è il datore di lavoro che ricavando 1 MELE, Il contratto di formazione e lavoro, in piano straordinario per l’occupazione giovanile, Milano p. 5. 2 SALA CHIRI M., Il tirocinio, in Il codice civile. Commentario, diretto da SCHLESINGER, 1992, Milano, p. 2. 3 MENGHINI L., Sezione I – art. 2 comma 1, lett. a), b), c), e), f), g), h), i). I contratti a contenuto formativo, in La legge delega in materia di occupazione e mercato del lavoro di CARINCI M.T., Leggi e lavoro (diretta da CARINCI F.), 2003, Milano p. 107.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Savino Sguera
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze Politiche
  Relatore: Vincenzo Bavaro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 121

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi