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Minoranze linguistiche in Italia. Griko e bovese nel Meridione

La mia tesi vuol essere un viaggio nella lingua e nella cultura delle attuali comunità ellenofone dell’Italia meridionale, esplorate in un’indagine a trecentosessanta gradi tra storia, diritto, linguistica, mitologia e letteratura.
Parlato nella Grecìa salentina, in provincia di Lecce, dove si chiama griko, e in alcuni paesi della Calabria meridionale, dove è noto come bovese, il greco italico è considerato dallo Stato italiano come una minoranza linguistica e tutelato giuridicamente dalla legge 482 del 1999 a livello nazionale, e da diverse leggi ed enti pubblici a livello regionale.
Controversa la sua origine, che a partire dall’ ‘800 scatenato dibattiti scientifici tra gli studiosi, suddivisi in due grandi gruppi: i sostenitori della tesi megaloellenica, secondo cui gli ellenofoni d’Italia sarebbero i diretti discendenti delle colonie dell’antica Magna Grecia, e i sostenitori della tesi bizantina, che invece ne riconducono le origini alle migrazioni avvenute durante l’impero di Bisanzio. Nel corso del mio lavoro ho cercato di analizzare e confrontare i tratti principali delle due tesi, ciascuna delle quali negli anni ha potuto vantare il contributo di eminenti studiosi e di argomentazioni di natura storica e linguistica, senza che nessuna delle due sia stata ufficialmente adottata.

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Informazioni tesi

  Autore: Fabiana Biancamaria Spozio
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi dell'Insubria
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Giulio Maria Facchetti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 112

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