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Lingua e identità. Il caso altoatesino.

Nel corso di questo lavoro si è cercato di prendere in considerazione l’”identità linguistica” degli abitanti altoatesini, più specificatamente si è provato ad esaminare il rapporto che i singoli individui hanno con le lingue parlate sul loro territorio. In Alto Adige convivono infatti tre gruppi linguistici: tedesco (69,15%), italiano (26,47%) e ladino (4,37%); tuttavia, dopo circa 80 anni di lotte e di trattative si ha l’impressione di una società ancora divisa in blocchi etnico-linguistici. I fattori fondamentali che condizionano le possibilità di comunicazione e contatto tra i gruppi linguistici è senza dubbio la distribuzione degli stessi sul territorio altoatesino; oltre a ciò vanno però aggiunti problemi di carattere sociale, politico, psicologico e culturale. Tra questi rivestono un ruolo fondamentale le memorie collettive, in cui permangono riserve e pregiudizi, la normativa relativa all’obbligo di bilinguismo e alla proporzionale etnica e il rapporto lingua-dialetto.
Al fine di comprendere meglio la situazione socio-linguistica è stato innanzitutto necessario partire dagli avvenimenti storici decisivi che hanno caratterizzato questo territorio, ovvero l’annessione all’Italia, la colonizzazione fascista, l’epoca nazista, le bombe degli anni Sessanta fino al Secondo Statuto di Autonomia. In secondo luogo, sono stati analizzati i meccanismi di tutela dei singoli gruppi linguistici da parte del sistema altoatesino L’intera organizzazione della società altoatesina è incentrata sulla dichiarazione di appartenenza linguistica: asili, scuole, partiti politici, club giovanili, chiese sono monoetnici, monolinguistici.

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Introduzione L’Alto Adige è l’unica area italiana ufficialmente trilingue. Nella Provincia autonoma di Bolzano, infatti, convivono tre gruppi linguistici: tedesco, italiano e ladino. Dati numerici precisi possono essere attinti dal censimento della popolazione del 2001, occasione in cui circa 15.400 cittadini (su una popolazione di circa 460.635 abitanti) per vari motivi non hanno reso una dichiarazione di appartenenza o di aggregazione, o non hanno avuto modo di farlo. Secondo quest’ultimo censimento in Alto Adige 296.461 cittadini, ovvero il 69,15% della popolazione, sono di lingua tedesca, 113.494 persone, ovvero il 26,47%, sono di lingua italiana e 18.736 persone, equivalenti al 4,37%, appartengono al gruppo linguistico ladino. Il confronto di questi dati con quelli del censimento precedente (1991) mette in evidenza una lieve diminuzione del gruppo linguistico italiano ed un aumento di quello tedesco 1 . Il regresso del gruppo linguistico italiano avviene soprattutto in periferia, dove la popolazione diminuisce in modo lieve ma costante. I motivi sono di varia natura e dipendono principalmente dalla mutata struttura occupazionale (applicazione della legge proporzionale nei pubblici impieghi, diminuzione dei reparti militari…). I tre gruppi linguistici sono distribuiti sul territorio in modo assai differenziato. I ladini costituiscono il gruppo linguistico dalle origini più antiche e, al tempo stesso, quello di minore entità. Fino ad oggi la lingua e la cultura ladina sono sopravvissute nelle due valli dolomitiche, la Val Gardena e la Val Badia. Negli otto comuni di queste due vallate in media il 90% della popolazione si è dichiarato appartenente al gruppo linguistico ladino. I ladini costituiscono la minoranza più minacciata in Alto Adige, pertanto hanno l’esigenza e il diritto di godere di particolari misure di tutela. Il gruppo linguistico tedesco è distribuito in modo capillare su tutto il territorio altoatesino, anche nelle zone montane più remote ed isolate: questa distribuzione è il risultato di una secolare colonizzazione del territorio. Il gruppo tedescofono è in maggioranza in 103 comuni su 118, in 80 dei quali con una percentuale superiore al 90% e nei restanti 23 con l’80%, esclusi Merano (51,50%), Ora (69,91%), Bressanone (73,1%) e Vipiteno (75,28%). La distribuzione del gruppo linguistico italiano è sostanzialmente il risultato della politica di colonizzazione fascista dell’Alto Adige (Egger 1978, cit. in Baur 2000, p.58). Gli italiani si concentrano soprattutto nelle grandi città e nelle maggiori località della regione. Il gruppo italofono raggiunge la maggioranza solo in cinque comuni: a Bolzano con il 73%, a Laives con il 70,42%, a Salorno con il 62,19%, a Bronzolo con il 59,85% e a 1 Censimento del 1991: gruppo linguistico tedesco 67,99%; gruppo linguistico italiano 27,65%: gruppo linguistico ladino 4,36%. 2

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Informazioni tesi

  Autore: Cristina Caiti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lingue e culture moderne
  Relatore: Augusto Carli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

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