Skip to content

Economia sommersa e distretti industriali. Profili del modello italiano di sviluppo industriale

Il successo dell'industria italiana, registratosi dalla seconda metà degli anni '70, - inteso nell'accezione, non soltanto di crescita ininterrotta, ma anche di sostanziale "tenuta" nelle fasi recessive delle fluttuazioni cicliche - ed attribuibile in prevalenza alle piccole e medie imprese, sembrerebbe evidenziare un paradosso, tenuto conto del contesto generale, tutt'altro che propizio, in cui lo sviluppo industriale ha avuto luogo. Com'è noto, l'apparato industriale del nostro paese risulta sostanzialmente suddiviso in due categorie di imprese, dalle caratteristiche assai differenti. Le grandi da una parte, che hanno vissuto un progressivo declino all'ombra della protezione statale, e le medie e piccole dall'altra, che al contrario, sostengono da decenni lo sviluppo economico del nostro paese e grazie alle quali (com'è avvenuto nei primi anni '90) è stato possibile uscire più agevolmente dalle diverse fasi recessive. Per le ragioni sopra esposte, le pagine che seguiranno tenteranno di ripercorrere, per grandi linee, le tappe evolutive dell'originale "modello italiano" di sviluppo industriale, i cui risultati hanno suscitato in passato grande attenzione da parte degli osservatori economici, non solo nazionali, ed i cui traguardi continuano tuttora a destare enorme interesse. La descrizione dell'evoluzione delle piccole e medie imprese industriali nel corso degli anni '70, secondo le linee di sviluppo di tale "modello", prende le mosse dal fenomeno dell'industrializzazione "sommersa". A quest'ultima, in particolare, si attribuisce il merito di aver favorito la diffusione territoriale di un elevato numero di piccole imprese, la cui iniziale esistenza ed attività sfuggiva alle rilevazioni delle statistiche ufficiali ed i cui risultati economici non apparivano nelle valutazioni del prodotto interno lordo. Ciò che si intende comunque sottolineare in questa sede è che, in molti casi, il processo di sviluppo industriale, avviatosi nella forma dell'industrializzazione sommersa, ha condotto al fenomeno dei "distretti industriali", detti anche aree-sistema, che del suddetto percorso di sviluppo costituiscono, sotto certi aspetti, il punto di arrivo più elevato ed originale. Si osservi, a tal proposito, che con l'espressione di "distretto industriale" si suole indicare, com'è noto, l'insieme di più imprese di piccole e medie dimensioni, specializzate in un certo tipo di prodotto che, grazie alla loro vicinanza territoriale ed al comune ambiente socio-culturale, realizzano reciprocamente una serie di integrazioni orizzontali e verticali, conseguendo risultati che, non solo esse non potrebbero ottenere separatamente, ma che superano spesso quelli ottenibili da un'unica grande impresa, verticalmente integrata. Per tale ragione, quindi, la seconda parte di questo lavoro sarà dedicata alla descrizione delle principali caratteristiche del modello distrettuale di organizzazione produttiva, avvalendosi, in particolare, di puntuali riferimenti all'esperienza di alcuni distretti industriali italiani. Dopo avere esaminato le principali strategie di adattamento dei distretti ai notevoli mutamenti intervenuti nel corso della seconda metà degli anni '80, per effetto della "globalizzazione dei mercati", della pressione competitiva da parte di nuovi concorrenti, della pervasività dell'innovazione tecnologica, la parte immediatamente conclusiva della presente dissertazione sarà riservata, invece, al problema della possibile "esportabilità", del suddetto modello di sviluppo, in aree caratterizzate da bassa tradizione industriale.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 Introduzione Il successo dell'industria italiana, registratosi dalla seconda metà degli anni '70, - inteso nell'accezione, non soltanto di crescita ininterrotta, ma anche di sostanziale "tenuta" nelle fasi recessive delle fluttuazioni cicliche - ed attribuibile in prevalenza alle piccole e medie imprese, sembrerebbe evidenziare un paradosso, tenuto conto del contesto generale, tutt'altro che propizio, in cui lo sviluppo industriale ha avuto luogo. Com'è noto, l'apparato industriale del nostro paese risulta sostanzialmente suddiviso in due categorie di imprese, dalle caratteristiche assai differenti. Le grandi da una parte, che hanno vissuto un progressivo declino all'ombra della protezione statale, e le medie e piccole dall'altra, che al contrario, sostengono da decenni lo sviluppo economico del nostro paese e grazie alle quali (com'è avvenuto nei primi anni '90) è stato

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Scibona
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 1994-95
  Università: Università degli Studi di Catania
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia e Commercio
  Relatore: Rosario La Rosa
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 201

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

distretti industriali
economia sommersa
modelli di sviluppo industriale

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi