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Ruolo e funzioni della BCE e la politica monetaria

Questo elaborato si ripropone di illustrare la nascita della BCE e la politica monetaria, partendo dalla nascita dell’ Unione Economica Monetaria.
Si illustrano i vari passaggi , partendo dagli accordi di Bretton Woods del luglio del 1944, che stabilirono le regole e le relazioni commerciali e finanziarie tra i paesi più industrializzati, prevedendo:

- un regime di cambi fissi fra le monete sulla base della loro convertibilità in oro o in altra valuta convertibile;
- e la creazione di due organismi di cooperazione per favorire lo sviluppo dei paesi membri e agevolare l’equilibrio delle bilance dei pagamenti: la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Istituzionale.

Tale sistema crollò poi nel 1971, a seguito della decisione degli Stati Uniti di sganciare la propria valuta dall’oro.
Nel 1969 per la prima volta sei paesi della Comunità ( Francia; Germania; Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo) si pongono l’obiettivo di una moneta unica: nasce il Piano Werner.
Nel 1972 nasce il c.d. serpentone monetario: i sei paesi si accordano per limitare il margine di fluttazione della moneta al 2,5%.
Nel 1979 su iniziativa di Francia e Germania il serpentone monetario viene sostituito con il Sistema Monetario Europeo.
La prima tappa dell’Unione Europea è il Piano Schuman nel 1950. Nel 1951 nasce la CECA.
La seconda tappa per la creazione dell’Unione Europea può considerarsi il Trattato firmato a Roma il 25 maggio del 1957 che portò alla creazione della CEE e dell’Euratom.
Il 1 luglio 1987 entra in vigore l’Atto Unico Europeo, a cui segue il Trattato di Maastricht firmato il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1 novembre del 1993 che crea la moneta unica (Euro) . Nasce cosi l’Unione Economica Monetaria che passa attraverso tre fasi .
La prima fase aveva come obiettivo l’abolizione di tutte le restrizioni alla circolazione dei capitali tra gli Stati membri.

La seconda fase istituisce L’IME e la BCE.

Nella terza fase vengono fissati irrevocabilmente i tassi di cambio.

Istituita la BCE viene dotata di personalità giuridica. La BCE dal 1 gennaio 1999 definisce e gestisce la politica monetaria all’interno dell’UEM, con il fine primario dei prezzi.
La virtù del trattato di Maastricht essa ha sostituito la singole banche centrali nazionale (BCN) che hanno cosi ceduto il loro potere sulla moneta.
La BCE e le BCN degli Stati membri che hanno adottato l’euro nella terza fase dell’UEM formano l’Eurosistema, l’insieme della BCE e delle BCN formano il SEBC.
La BCE opera attraverso i suoi tre organi decisionali (consiglio direttivo, il comitato esecutivo e il consiglio generale) e ha poteri normativi: adotta regolamenti, decisioni e inoltre il trattato che la istituisce gli attribuisce una funzione consultiva con riguardo ai progetti di disposizione legislative comunitarie e nazionali che rientrano nelle sue competenze.
La BCE è un organo indipendente, la sua indipendenza è sancita dall’art. 108 del Trattato.
L’obiettivo primario dell’Eurosistema è il mantenimento della stabilità dei prezzi, sancito dall’art. 105 del Trattato, e deve dare sostegno all’insieme delle politiche economiche della Comunità Europea. Per raggiungere tale obiettivo la BCE prospetta una strategia che si basa su due pilastri. Il primo pilastro rappresenta approcci che attribuiscono un ruolo nello spiegare l’evoluzione futura dei prezzi. Il secondo pilastro comprende analisi relative a un ampio ventaglio di fattori e raggruppa modelli dell’inflazione che si concentrano principalmente su variabili dell’economia reale, quali l’interazione tra l’offerta e la domanda nei mercati dei beni del lavoro.
La tesi si conclude con una valutazione sull’attuazione della politica monetaria nei primi otto anni dell’UEM.

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4 Introduzione. Questo elaborato si ripropone di illustrare la nascita della BCE e la politica monetaria, partendo dalla nascita dell’Unione Economica Monetaria. Si illustrano i vari passaggi , partendo dagli accordi di Bretton Woods del luglio del 1944, che stabilirono le regole e le relazioni commerciali e finanziarie tra i paesi più industrializzati, prevedendo: - un regime di cambi fissi fra le monete sulla base della loro convertibilità in oro o in altra valuta convertibile; - e la creazione di due organismi di cooperazione per favorire lo sviluppo dei paesi membri e agevolare l’equilibrio delle bilance dei pagamenti: la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Istituzionale. Tale sistema crollò poi nel 1971, a seguito della decisione degli Stati Uniti di sganciare la propria valuta dall’oro. Nel 1969 per la prima volta sei paesi della Comunità ( Francia; Germania; Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo) si pongono l’obiettivo di una moneta unica: nasce il Piano Werner. Nel 1972 nasce il c.d. serpentone monetario: i sei paesi si accordano per limitare il margine di fluttazione della moneta al 2,5%. Nel 1979 su iniziativa di Francia e Germania il serpentone monetario viene sostituito con il Sistema Monetario Europeo. La prima tappa dell’Unione Europea è il Piano Schuman nel 1950. Nel 1951 nasce la CECA.

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Informazioni tesi

  Autore: Anna Coppola
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli studi di Napoli "Parthenope"
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Salvatore Vinci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 111

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