Skip to content

Identificazione e tipizzazione molecolare di enterococchi vancomicina resistenti (VRE) nell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini

Dati presentati dal National Nosocomial Infections Surveillance (NNIS) pongono gli enterococchi tra i primi tre patogeni causa di infezioni associate all’assistenza sanitaria, primi nelle infezioni di ferite dovute ad interventi chirurgici e terzi in infezioni del tratto urinario e batteriemie. Gli enterococchi resistenti agli antibiotici glicopeptidici come la vancomicina (VRE) rappresentano un problema emergente a livello di sanità pubblica, non soltanto perché associati a fenomeni di multiresistenza che, rendendo inefficaci quasi tutte le terapie a disposizione, aumentano la morbilità e la mortalità dei pazienti colpiti, ma anche perché negli ultimi anni si è riscontrato il trasferimento della resistenza alla vancomicina da VRE ad altri microrganismi come Staphylococcus aureus. Sulla base di queste considerazioni, si è dato inizio ad un’analisi volta a quantificare e qualificare la circolazione di VRE nell’azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma. Negli anni 2006-2007 sono stati isolati 41 VRE provenienti da vari materiali clinici. Tutti gli isolati sono stati identificati fenotipicamente mediante prove biochimiche e caratterizzati tramite prove di farmaco-resistenza a varie classi di antibiotici. Per l’identificazione specie-specifica e per mettere in evidenza la presenza dei geni vanA, vanB, vanC-1, VanC-2 e VanC-3, di resistenza ai glicopeptidi vancomicina e teicoplanina, sono stati eseguiti saggi di PCR. La tipizzazione molecolare di tutti i ceppi VRE è stata studiata mediante elettroforesi in campo pulsato (PFGE) previa digestione del cromosoma con enzima di restrizione SmaI. In questo studio sono stati identificati 33 Enterococcus faecium ed 8 Enterococcus faecalis. Tra i vari profili di resistenza riscontrati, oltre alla vancomicina, particolarmente elevato (100%) è stato il numero delle resistenze alla ciprofloxacina, alla gentamicina e alla levofloxacina. I risultati hanno evidenziato un’ottima attività dell’antibiotico linezolide, 100% di sensibilità. Il confronto dei profili di macrorestrizione, ottenuti mediante PFGE, ha evidenziato la presenza di 2 cloni (pulsotipi) di E. faecium, di cui uno prevalente presente in 28 ceppi, con 10 subcloni; sono, inoltre, stati rilevati 2 cloni di E. faecalis, di cui uno prevalente presente in 6 ceppi. Dei 41 ceppi di VRE studiati, in 38 è stato rilevato il gene vanA che conferisce una resistenza inducibile, di alto grado, nei confronti dei glicopeptidi vancomicina e teicoplanina. Nel ceppo SCFVRE41 è stato rilevato il gene vanB che conferisce resistenza inducibile alla vancomicina ma non alla teicoplanina. Nel ceppo SCFVRE30, identificato inizialmente come E. faecium, è stata rilevata la sola presenza del gene vanC-1, espresso costitutivamente nella specie Enterococcus gallinarum, la quale possiede intrinseci bassi livelli di resistenza alla vancomicina ed è suscettibile alla teicoplanina. Il ceppo SCFVRE18, identificato inizialmente come E. faecium, dopo vari saggi di PCR volti ad escludere eventuali falsi positivi, ha mostrato una caratteristica particolare: quella di possedere contemporaneamente 3 geni di resistenza ai glicopeptidi: vanA, vanB e vanC-1. I risultati ottenuti in questo studio evidenziano quanto sia importante monitorare le infezioni e le colonizzazioni da VRE in pazienti ospedalizzati; senza questi studi non ci sarebbe la consapevolezza dei cambiamenti genetici, correlati alla farmaco resistenza, così frequenti nel genere Enterococcus.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
3 INTRODUZIONE 1 Microbiologia 1.1 Cenni storici Il nome “entèrocoque” fu utilizzato per la prima volta in una rivista francese, pubblicata nel 1899 (Thiercelien, 1899) per enfatizzare l’origine intestinale di alcuni nuovi diplococchi gram-positivi. Negli stessi anni fu riportato un caso di endocardite causato da un organismo chiamato Micrococcus zymogenes, più in la nel tempo riconosciuto come enterococco emolitico. Il nome Streptococcus faecalis fu coniato per la prima volta nel 1906 in occasione dell’ isolamento di un microrganismo da un paziente affetto da un endocardite: il nome faecalis era motivato dal fatto che il batterio era caratteristico della flora intestinale (Andrews et al., 1906). Negli anni successivi vari autori isolarono e descrissero altri batteri con le stesse caratteristiche dello S. faecalis utilizzando, per descriverli, diverse denominazioni (Streptococcus glycerinaceus, Streptococcus faecium). Per anni questa terminologia venne ignorata da molti autori e l’organismo fu sempre considerato essere lo stesso: S. faecalis. In una rivista del 1937 Sherman propose che il termine enterococco dovesse essere utilizzato per quei batteri che differivano dalle caratteristiche generali degli Streptococchi e che invece ricadevano nelle caratteristiche degli S. faecalis. Iniziò così un tipo di classificazione che teneva conto della differenza

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Mustazzolu
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Biologia
  Relatore: Mirella Tronci
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

biologo
enterococcus faecalis
enterococcus faecium
enterococcus vre
farmaco resistenza
identificazione
infezioni ospedaliere
microbiologia
pcr
pfge
san camillo-forlanini
teicoplanina
vancomicina

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi